domenica 21 novembre 2010

Domenica mattina. Libri e brillocchi.

Volevo comprare dei timbri personalizzati per me e il Moschettiere. E degli adesivi con l' elefante e la bicicletta per Francesco. Da appiccicare a tutte le sue scatole, alla porta della sua camera. Poi, dopo aver scelto tutto e aver fatto salire l' esaltazione alle stelle (mi basta poco), ho scoperto che la spedizione dagli USA mi sarebbe costata 80 dollari ( piu' il costo degli oggetti vari).
Ho deciso allora di buttarmi su altri fronti e di fare i compiti. Mi e' stato chiesto di pensare ai 15 libri che hanno segnato la mia vita. Quindici libri. Ci ho pensato e ripensato. Non sono 15 i libri che hanno segnato la mia vita, perche' io sono una nostalgica sentimentale, mi affeziono a tutto. Anche ai sentimenti che certe cose - canzoni, film, libri - mi donano. Per questo, pochi libri, pochi film, poche canzoni mi hanno realmente impressionata e segnata. Posso quindi scrivere solo "i libri che hanno segnato la mia vita", non "I 15 libri che hanno segnato la mia vita":
1) il mio preferito in assoluto, "100 anni di solitudine", di Gabriel Garcia Marquez. Letto in quinta superiore, per anni ho immaginato di chiamare mia figlia Amaranta. Poi ho incontrato le margherite e ho cambiato idea; Ancora oggi, pero', quando vedo mio padre che mi sorride seduto appoggiato al SUO albero, lo immagino come il vecchio patriarca di questo libro (anche le farfalle).
2) "Il Dio delle piccole cose", di Arundhati Roy. Questo libro e' arrivato dopo il primo viaggio in India, quando ero sconvolta. E sconvolta ho letto un' India che io non avevo visto, ma solo percepito: il verde, la testa. La passione che credevo che questo popolo non potesse avere (si', lo so, lo so, il kamasutra ...);
3) "La casa degli spiriti", di Isabel Allende. Il mio periodo sudamericano e' durato moltissimo. Praticamente, finche' la Allende non ha scritto il libro di ricette afrodisiache.
Ricordero' per sempre la scena degli amanti al lago. E ogni tanto  me la vado ancora a rileggere.
4) "I demoni", di Fedor Dostoevskji. Un capolavoro. Non riesco a descriverlo. Riesco solo a leggerlo, ricordando quando lo facevo in QUEL parco di San Pietroburgo.
5) "Le correzioni", di Jonathan Franzen. L' ho letto mentre Francesco faceva la nanna del pomeriggio, in primavera. Seduta sul gradino del mio balcone l' ho divorato e ho pregato di dimenticare lo schifo che mi hanno fatto certe scene, ma non la bravura con cui sono state descritte.
.
Adesso e' domenica mattina. Piove. Sono scesa in veranda dolorante (odio la mia gamba destra), ma con la voglia di farvi vedere cosa faccio quando le mie scarpe mi sembrano tristi e mi dicono di voler cambiare un po' di abito.
Le vesto. Le vesto di accessori che le fanno brillare:




Prendete i vostri orecchini a clip - ne avrete almeno un paio - e applicateli al bordo delle vostre scarpe. A destra, a sinistra, al centro, dove volete. Per un giorno (o per un mese, un anno) saranno diverse.
Io, che sono matta, ne applico tanti diversi insieme (io adoro, per esempio, il maculato affiancato all' oro e ai brillocchi).
E ricordatevi: sul beige, col beige, al beige potete fare quello che volete ... :-)

13 commenti:

DaniVerdeSalvia ha detto...

Ci unisce l'amore fondamentale per Marquez: 100 anni di solitudine è stato poi sostituito al primo posto da L'amore ai tempi del Colera, non ho mai capito perchè. Il primo continua a piacermi di più, ma il secondo è maggiormente vicino al mio cuore.
Ho amato molto anche la prima Allende, moltissimo.

Unknown ha detto...

Della casa degli spiriti ho visto il film ma voglio leggere il libro da almeno un secolo...poi puntualmente me ne dimentico...

Sul beige stendiamo un velo pietoso. Non commento neppure più! Sei irrecuperabile....!! :-))))

PaolaFrancy ha detto...

@salvia: allora ... "l' amore ai tempi del colera" mi e' piaciuto molto. Ma la fantasia e il surreale che ci sono in "100 anni di solitudine" mi sono sempre rimasti dentro.
@bis: prima o poi ti convertiro', sappilo!
per i libri: DEVI ASSOLUTAMENTE LEGGERE IL LIBRO. e' davvero spettacolare.

Mamma Cattiva ha detto...

Per adesso ho abbandonato il secondo. Proprio non mi prende. Vado avanti in attrito e questo a un libro non lo permetto ma è capitato in passato di recuperare le cose che facevano attrito e quindi prima o poi gli darò un'altra chance. Sul Sudamerica mi trovi allineata. Pura magia. Hai letto l'albergo delle donne tristi della Serrano?

Ilaria Pit-Lane ha detto...

Io ho iniziato a leggere Cent'anni di Solitudine ma mi sono persa...sarà stato un periodo sbagliato, è il prossimo che leggerò, dopo "Stabat Mater" di Scarpa, che ho in questo momento sul comodino!
Gli altri li ho sentiti ma non letti ancora!
E per le idee per impreziosire accessori&Co.: sempre perfetta ed originale,Paola! :)

Ilaria

franci e vale ha detto...

ciao paola! condivido la passione per la Alliende fino al libro di ricette...anzi forse prima, forse mi sono fermata dopo Paula. E poi è arrivata l'India, e i libri sono stati monopolizzati da questo amore...Il ragazzo giusto di Vikram Seth è stato il primo. Ma devo dire che sono d'accordo anche su quello che considero un capolavoro e che è 100 anni di solitudine...Invece ho gradito tantissimo in periodi di vacanza i libri di Jorge Amado, mi sembrava persino di sentire i profumi delle spezie e dei piatti succulenti in mezzo a quelle divertenti e tragiche storie d'amore e di magia!!!

PaolaFrancy ha detto...

@mc: no, non ho mai letto la serrano ... Poi ora sono a casa (e non leggo in treno) non riesco a divorarmi i libri che ho come vorrei...
Ne ho li' una pigna da paura - ma lo metto nella wish list-e' da un bel po' che pensavo a leggere qualcosa di suo.
@ila: e' un libro particolare ma secondo me e' da leggere. Son sicura che letto in un altro nmomento ti rimarra' dentro.
@franci e vale: io ho scoperto la letteratura indiana dopo essere stata li'. Anche di questo genere ho un po' di libri da leggere...ho anche dei titoli da suggerire-magari un giorno scrivo un post. A me fa impazzire l' India e tutto cio' che la riguarda ...

pollywantsacracker ha detto...

ma dai, anche il mio periodo sudamericano è durato un sacco. anzi, diciamo latinoamericano perchè ho letto anche qualcosa di cuba. tipo cabrera infante, se sai lo spagnolo leggi Tre Tristi Tigri in lingua originale! e sai cosa mi ha stupito? il fatto che una mia amica cubana, G. Cabrera Infante o R. Arenas non li aveva mai sentiti nominare! pazzesco! in effetti sono esiliati e invisi al regime (erano, perchè sono morti entrambi). vabbè, poi se mi mettessi a parlare di quanto amo garcia marquez o amado farei un commento davvero lungo. però lasciami dire che anch'io, come salvia, preferisco l'amore ai tempi del colera (ma anche nessuno scrive al colonnello).

Snezana ha detto...

Anche io ho letto "cent anni di solitudine" quando ero ragazzina(merito di mio amico professore di lettere(ancora non sposato,non so se ti ricordi era il mio partito per te),e sono rimasta segnata per sempre da quel atmosfera surreale,l'ho voglio rileggere,sono passati tanti anni, e lo farò."La casa degli spiriti" è in assoluto il mio libro preferito e il personaggio di Clara è pura magia(meryl streep e stata grandiosa nella sua veste,divina)!Gli altri li conosco ma non li ho letti,quasi,quasi,mi hai fatto venire voglia,devo staccare un po con il mio ciclo di fantascienze(che ultimamente leggo) e tornare a qualcosa più "terreno").Sai,mi hai fatto venire un idea,anche le mie spillette andrebbero bene sulle scarpette,devo provare!:)

Sonia Luna ha detto...

100 anni di solitudine e' uno dei miei libri preferiti! Al momento non riesco a leggere fiction, sono presa dalle biografie. Vado a periodi ma sono anni che non leggo un libro che mi abbia veramente toccata ed impressionata.

minerva ha detto...

Cent'anni è sempre cent'anni. Ma preferisco la casa degli spiriti... Mi ha aperto gli occhi, mi ha fatta piangere e sorridere.
Ed il dio delle piccole cose, in un certo senso, ha accompagnato il mio viaggio ad Istanbul. Strano come accostamento, ma è stato perfetto.

minerva ha detto...

La Serrano è molto brava, condivido con chi te l'ha consigliata.
Ma leggi antigua, vita mia, è più spedito come libro ed è più divorabile.

Mamma Cattiva ha detto...

Antigua, Vita mia, confermo è molto bello. Se poi vai pure ad Antigua in Guatemala e segui gli stessi itinerari ancora meglio. L'ho fatto in un periodo molto duro della mia vita. Poi ti racconterò. Baci