mercoledì 29 febbraio 2012

Per Rossella

Cara Rossella,
questa mattina abbiamo bucato due gomme, mentre il Moschettiere mi portava al treno.
Erano le 7 del mattino. Persi nel nulla, capirai.
Siamo stati ad aspettare 3 ore.
In quelle 3 ore ho letto la lettera che una professoressa di tuo fratello gli ha scritto.
Cazzo, se mi sono messa a piangere.
Posso dirti solo questo: che mi sono messa a piangere. E continuo a pensarci. A riguardare le tue foto. Mi dispiace, mi dispiace terribilmente. Io lo dico sempre, che non sono fatta per questo mondo. Perché non sono una realista, una cinica che riesce a spiegare certe cose, che le guarda da fuori e magari riesce a fare qualcosa. No, io sono un' idealista, una sognatrice romantica che spera e crede nel lieto fine.
Beh, sai cosa ti dico? Che io credo anche in questo lieto fine.
Lo dico sempre anche a mio figlio: "Il bene trionferà".

lunedì 27 febbraio 2012

Vedendo l' estate da lontano: lingerie & swimwear

Sarà che da una settimana ho l' influenza vomitina (e questo NON è un modo elegante per iniziare un post), ma non so più come distrarmi.
Una persona normale ad un certo punto avrebbe ceduto al letto. O almeno al divano.
Io cosa faccio invece? Studio turco sul treno andando al lavoro.
E tra un cliente e l' altro penso all' estate.
Sarà anche che, oltre ad avere l' influenza vomitina, sono una grande appassionata di lingerie e di costumi da bagno e quindi la nuova collezione swimwear di Zinke NON mi ha lasciata indifferente.
I capi di lingerie di questa casa rispecchiano il mio stile. Come questo, per esempio:


E lo swimwear non poteva essere diverso.
Ora vorrei tanto non avere questa brutta influenza e sognarmi mentre corro sulla spiaggia con un costume giallo a volants.





Seriamente, quello giallo con ivolants senza spalline è già mio*

* trucco: per chi non ha molto seno i volants sono perfetti perché aumentano i volumi senza far diventare volgari ;)
** Quelli di Zinke non mi hanno pagata. Tanto per precisare.

lunedì 20 febbraio 2012

Acqua

E dopo la neve, la pioggia.
Pensavo che il rischio precipitazioni fosse ormai remoto. Precipitazioni in genere, intendo. Ormai nella mia testa non avrebbe dovuto nevicare/piovere/grandinare fino al prossimo autunno (sì, sì, più avanti mi sarei pentita amaramente di questo spergiuro se si fosse avverato e mi fossi trovata ad annaffiare l' orto ore ed ore in pieno luglio). Comunque. Per me oggi non avrebbe dovuto piovere.
Per questo sono uscita con delle mary jane's in cavallino, la borsa sbagliata (e questa in realtà non è colpa delle nuvole) e dei lunghi pantaloni ampi color cammello che ormai hanno il fondo bicolore. Aggiungo che non ho nemmeno il mio cappello.
Sono arrivata in ufficio con l' acqua fino alle caviglie (calcolate i cm di tacco!), ho aperto la posta e mi è arrivata una newsletter, una delle solite che parlano di tendenze.
Il titolo era: "It's a season to swim with the fishes". Ho pensato ad una candid camera. Ma mi sono subito ricreduta perché ho realizzato che i miei colleghi sarebbero mai potuti arrivare a cotanta finezza. Infatti, aprendo il cassetto della scrivania, ho trovato una fotocopia a colori formato A3 della Gazzetta dello Sport dove padroneggiava il titolo "L' Inter a picco" e ho capito che lo scherzo era quello (W Inter sempre e comunque).
Tornando alle tendenze di quest' estate. Sembra che una di queste sia quella di indossare nella vita di tutti i giorni capi scuba (da immersione).
Io mi rifiuto.
Rispetto ad una tutina in neoprene, non è forse migliore l' immagine di una graziosa fanciulla che corre saltellando per evitare le pozzanghere con un paio di scarpine in cavallino, i capelli bagnati e le palle girate?

giovedì 16 febbraio 2012

La sera in veranda

Ieri sera, dopo cena, sono rimasta un po' in veranda con i miei uomini.
Era da molto che non resistevo oltre le 9,00 prima di andare a dormire - sì, io sono un animale "diurno": mi piace andare a letto presto e svegliarmi all' alba.

Per curiosità abbiamo acceso la TV su Sanremo.
Francesco ha imparato cos' è uno smoking, vedendo quello indossato da Gianni Morandi.
Come sempre mi stavo lanciando in una spiegazione dettagliata del capo ma, per fortuna, vedendo il viso preoccupato di Francesco, il Moschettiere ha semplicemente detto: "E' un vestito molto, ma molto elegante".
E lui si è rasserenato. Ho evitato quindi di raccontargli quanto è figo il Moschettiere quando lo indossa. Farò passare qualche anno e poi gli spiegherò che ogni uomo dovrebbe avere uno smoking nell' armadio.

E comunque, mentre Nina Zilli sfoggiava un vestito improponibile - ma audace ed accompagnato da una bella acconciatura e da un bel rossetto - pensavo a quando ero piccola e guardavo questo tipo di spettacoli in salotto con i miei genitori.
Mia madre gorgheggiava. E mio padre la guardava innamorato. Il palco era pieno di fiori.

Pensavo anche che io e il Moschettiere non avevamo, in quel momento, la fortuna di guardarci con occhi sognanti intonando canzoni d' amore, visto che Francesco non aveva smesso un solo secondo di parlare. Seriamente. Lo amo alla follia. LI amo alla follia.

venerdì 10 febbraio 2012

Francesco e la scuola (di fidanzate)

Sono entrata. Mi sono seduta su una delle seggioline dei bambini. Avevo pure le ginocchia in bocca perché con i tacchi è un casino quando ti siedi su quelle seggiole.
Mentre le maestre mi parlavano di mio figlio pensavo che sarà davvero triste lasciare la scuola materna (dove è come se andassi anche io). La scuola elementare mi fa paura. Forse perché durante la riunione si è parlato soprattutto di tagli alle spese e le aule, il complesso in generale mi sono sembrati così poco colorati. O forse perché io non voglio crescere.
Comunque. Ho saputo che quando Francesco entra in classe tutte le bambine si sistemano allo specchio le mollettine che hanno in testa e chiedono alle maestre di slacciare i grembiulini per far vedere a mio figlio come si sono vestite bene per lui. Pare che lui, però, abbia occhi solo per una di loro che...
No, non commento nemmeno perché sarei davvero stronza.
(...)
Ok, commento, non resisto.
Ho sempre detto senza problemi che la fidanzata di mio figlio che ha la sfiga di capitare sotto le mani ha vita difficile (sì, anche se ha 5 anni), ma in questo caso ho pure ragione (!). Sembra infatti che la preferita dica un sacco di parolacce e di bugie e sia pure molto intraprendente. Ora. L' intraprendenza a 5 anni già non mi sta bene. Se poi è pure sgraziata e maleducata non vi dico.
(Sono stata brava con i commenti. Mi sono trattenuta notevolmente )

In realtà, però, c' è un bagliore di speranza: ieri sera, al telefono, la mia amica J. mi ha detto che suo figlio le ha detto che Francesco gli ha detto che questa bambina ha un buco in un dente (aiutoooo!) e che quindi lui non la vuole più.
Ecco. Io ora sto usando la tattica della gnorry e non chiedo niente a Francesco. So che lui si dimenticherà presto di lei.

Vabbè. La buona notizia è che le maestre sono molto contente di lui, sia per il comportamento, sia per il rendimento. Avrebbero potuto limitarsi a parlarmi di questo. (Non si vede forse da lontano che sono una grandissima rompiscatole?)

lunedì 6 febbraio 2012

Donne e scarpe

Chi non mi conosce bene crede che io valuti una donna in base alle scarpe che porta.
Sì, ok, lo ammetto, la mia filosofia è un po' questa: secondo me un paio di scarpe dice molto più di quanto si pensi.
Ma poi ci sono gli occhi. E, soprattutto, ci sono i fatti, le parole, le lettere.
Ci sono i modi in cui si rapporta con un uomo.
Io, l' ho già detto molte volte, sono del tipo: "diretto, spaccaballe, logorroico". Però sincero. Sono quel tipo lì. Sono anche - realmente, profondamente, inevitabilmente - sognatrice. Per questo mi si può girare come si vuole.
Provo spesso compassione. E anche io, che come tutti i tipi così quando divento stronza lo divento sul serio, ho fatto del male. Ma porcaccia la miseria, vado avanti a pensarci all' infinito cercando poi di rimediare, per qual che si può.
Ecco, una di questo tipo - direte voi - dovrebbe essere una da ballerine. Di quelle col fiocchetto, un po' davvero da danza.
E invece no. (In effetti l' altro giorno ne ho comprato un altro paio, di ballerine. Mi piacciono. Ma più che altro, le prendo perchè secondo me sono il completamento di certi look da mezza stagione che con altre scarpe proprio non potrebbero andare)
Non sono un tipo da ballerine. Perché una sognatrice sta sui tacchi.
Ed è qui che c' è la conferma della mia tesi. Una donna pratica, che non bada a fronzoli e ha bisogno di concentrare la mente su cose serie i tacchi li mette raramente. Li mette se mira a qualcosa. Non può permettersi di ciondolare sul pavé - né tantomeno sui vialetti intorno alla casa di campagna - su un paio di trampoli. Deve andare dritta al punto.
Io, invece, dritta al punto vado raramente. Trovo sempre qualcosa sul cammino che mi fa deviare, redimere, ripensare, sperare in qualcosa di meglio, crederci. Poi arrivo in fondo e hanno chiuso la strada. E io sbatto la testa contro il muro (ma non cado mai, mi reggo da Dio sui miei tacchi).
Comunque. C' è di buono che il Moschettiere è peggio di me in questo. Quindi ci troviamo nelle nostre deviazioni. Diffidiamo entrambi di CERTE ballerine. E capiamo l' importanza del ciondolamento sui trampoli.

venerdì 3 febbraio 2012

Neve.

Wow. Che luce. E quanto ci siamo divertiti questa mattina, io e Francesco (e Tosca, Nella, Gigia e Andy).
La neve nel nostro giardino: