Ehi, Francesco ... auguri!!!

Pubblicato da PaolaFrancy h 08:31 Etichette: crescere insieme, dai che ce la fai, dreams, fiesta, il cuore, il lavoro, il papà di Francesco, io e Francesco, la nascita del mio amore
Decisi quindi di affidarmi al pediatra che aveva fatto nascere Francesco. Non lo avevo ancora fatto perchè sinceramente mi vergognavo di farmi vedere ancora da quel grandissimo figo che durante il parto mi fissava la patata urlando "Dai, mamma!" mentre le spalle di mio figlio stavano tentando di farsi largo dentro di me ( "Dai mamma" cosa??? ).
Insomma, il gran figo del pediatra ha cominciato a far battute e a prendermi in giro dal primo giorno. Le cose potevano solo essere due: 1) aveva capito che ero depressa ( forse dal fatto che ero indifferente ai miei peli incolti sui polpacci e perchè mi vestivo ancora con i vestiti che usavo prima di partorire, esattamente 25 kg di differenza ) e voleva farmi ridere 2) gli facevo pena e mi stava veramente prendendo per il culo.
In realtà di motivi per farmi prendere in giro io ne ho forniti dal primo giorno. Le mie domande non erano le solite su allattamento, svezzamento o addormentamento. No. Non facevo quasi nemmeno delle domande. Raccontavo più che altro di come ero riuscita a guarire mio figlio da sola grazie ai rimedi della nonna oppure di come avevo sviluppato delle mie teorie sulla febbre. Tipo:
Io: Dottore, il bambino è caduto dal seggiolone ( 8 mesi ). Gli ho spalmato il burro sulla botta come ha suggerito mia mamma e, non solo non è uscito il livido, ma non si è nemmeno gonfiata.
Quel gran figo del dottore: Aaaahhhh, ma signora! sarà stato il freddo del burro! Non ci sono altre spiegazioni!
IIo: Dottore, ma il burro non era freddo gelato e l' ho anche sciolto un pochino con il calore per spalmarlo meglio.
Quel gran figo del dottore: senza parole.
Io: Dottore, Francesco stava mangiando un biscotto Plasmon, gli è andato di traverso, mia madre si è spaventata e le ha ficcato un dito in bocca per toglierlo. La sera, per lo spavento, gli è venuta al febbre.
Quel gran figo del dottore: Ma nooooooooooooooooooo signora! Cosa dice? La febbre non viene dallo spavento! Come l' ha curata?
Io: Con niente. Coccolandolo.
Quel gran figo del dottore: senza parole.
Mesi dopo mesi, anni dopo anni, le ansie ci sono ancora. A volte incrementate dall' esterno, a volte racchiuse nel "pacchetto mamma" che ti viene consegnato A GRATIS quando sforni la creatura. Per fortuna il pacchetto non comprende solo ansia, timore di non farcela, inadeguatezza. E l' amore che ti senti esplodere dentro ricompensa tutto.
Il problema è che dentro esplodono anche gli ormoni. E che a posteriori avresti tanto voluto averli ascoltati togliendoti la soddisfazione di mandare a cagare la pediatra incompetente.
E mi fermo qua.
E voi come avete affrontato le prime paure dell' essere mamme? Siete state fortunate e avete avuto da subito feeling con la/il pediatra?
Pubblicato da PaolaFrancy h 12:16 Etichette: cattiverie, crescere insieme, dreams, fatti della vita, io e Francesco, la nascita del mio amore, questa sono io, vintage
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