Visualizzazione post con etichetta la nanna bella. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta la nanna bella. Mostra tutti i post

lunedì 15 marzo 2010

l' estate devi sognarla, se no non arriva.

Parola di Francesco.
La sera lascio che si addormenti da solo sognando l' estate. Ogni tanto riapre un occhio e controlla se sono ancora lì a guardarlo. Io sono ancora lì, ma lui non mi vede.
A volte reclama un bacio e una carezza. A volte mi comunica urlando che ha già sognato il primo pezzo d' estate ( che per lui significa tirare fuori la sua piccola moto dal garage e accenderla ) e che si prepara per sognare il secondo.


La mattina se c' è il sole è felice perchè sa che potremo fare i giardinieri. Insieme. Questo periodo dell' anno è fatto di semi, germogli, buche nella terra. Abbiamo anche un rastrello tutto nuovo per raccogliere le foglie secche sbucate sotto l' ultima neve e portarle in fondo in fondo a bruciare.


Non importa, Francesco, se dopo ore di lavoro e tre cariole piene, il Moschettiere arriva con la sua macchinaraccoglifoglie e fa sparire le ultime in un battibaleno. Sì, anche io l' ho odiato per un attimo. Ma solo per un attimo.
Nel tardo pomeriggio rientriamo in casa e ci facciamo scaldare dalla stufa mentre compiliamo con grande precisione il nostro diario di giardinaggio, in cui appuntiamo i nomi dei fiori che abbiamo seminato e la data.
Questo week-end è stata la volta di acidanthera ( che manco Wikipedia sa cosa sia ), gypsophila ( o velo da sposa ), muscari , anemone , clarkia , dalhia , fresia. ( In effetti lì da Wikipedia non si sa un cavolo in fatto di fiori ).

La signora del vivaio, così crudele la scorsa estate nel dirmi di non nutrire speranze nella crescita delle zinnie che avevo piantato, quest' anno è stata più clemente e mi ha rassicurato sulle peonie . 100 a uno che non nascono. Spero non mi abbia gufato a distanza anche con la rosa gialla rampicante, perchè di quella sono gelosissima.

Ci sono persone che somigliano all' estate. Anche loro devi sognarle, se no non arrivano. Profumano di fiori, di campi di grano, di the freddo bevuto col pancione su un balcone di città. A volte noi chiudiamo forte forte gli occhi strizzandoli e immaginiamo di averli accanto questi amici ,una volta vicini vicini, che somigliano all' estate. E poi, come una magia, una domenica di quasi primavera si materializzano. Dio, quanto sono felice di avervi rivisto.

p.s. Una piccola idea per il vostro giardino: quando si semina, ci si dimentica facilmente dove lo si è fatto. Per questo io prendo delle piastrelle ( nel mio caso sono vecchissime, trovate sempre nella casa di campagna e, ovviamente, floreali ), scrivo sulla superficie - con un pennarello indelebile - il nome dei fiori o delle piante che ho seminato e le interro leggermente accanto al punto di semina.

I fiori non possono essere vintage ( tranne alcuni, ma questo è un altro capitolo ), per questo metto nella mia adorata terra un po' di quest' altra mia passione.

mercoledì 18 novembre 2009

mi sono rotta


Mi sono rotta. Non le scatole. Sì, cioè, quelle sempre. Ma anche la caviglia. E quello che si vede nella foto mimetizzato di nero è un gesso.
Con questo mio pretenzioso mascheramento, la gente pensa che io sia una che si diverta ad andare a danza con le stampelle, visto che sembra che io indossi uno scaldamuscolo mooolto morbidoso ...
Vabbè, in tutto questo Francesco crede che tutto sia come prima e che io possa fare con lui il puzzle gigante sul tappeto senza dover prima organizzare uno spostamento tipo trasporto speciale in autostrada con macchina della polizia al seguito. E stanotte il suo nasino ha deciso di chiudersi, per cui ho scoperto anche di essere abilissima nel portare "acqua di sirmione", siringa di fiosiologica e aspiratore con una mano mentre la stessa usa anche una stampella. Una soddisfazione che non vi dico.
Nel frattempo trascorro le mie giornate scroccando passaggi a destra e a manca. E, per fortuna, oltre al mitico Moschettiere, ho amiche che si prodigano per tenere Francesco qualche ora o portarlo all' asilo.
Nonostante questo, sono stata costretta a fargli saltare due giorni, perchè proprio nessuno poteva portarlo. Lui, strafelice, mi ha quasi supplicato di continuare a rompermi per poter approfittarne e saltare la sua adoratissima scuola materna ...
Tié. Piuttosto divento buona e gliela faccio saltare lo stesso, ma voglio ritornare ad essere tutta intera. E anche in fretta.

martedì 12 maggio 2009

gambe di mamme, premi, promesse

Le gambe delle mamme sono gambe speciali.

Durante la gravidanza sopportano insieme alla schiena il peso della pancia che cresce; subiscono l' attacco di smagliature, cellulite, creme e olii; camminano trascinando i piedi gonfi.

Dopo il parto, visto che, nonostante le vane speranze e le illusioni, la situazione non è molto diversa, le gambe delle mamme continuano a sopportare il peso della pancia che non cala; subire l' attacco di smagliature, cellulite, creme e olii e camminare trascinando non più piedi gonfi, ma bambini rotondi pieni di latte.

Le gambe delle mamme sono gambe maratonete. Percorrono kilometri ogni giorno; solo per cercare i ciucci in giro per la casa ne fanno almeno uno.

Le gambe delle mamme vanno sempre e arrivano lontano; corrono veloci come i pensieri nella testa.

Le gambe delle mamme sono morbide, perchè servono da cuscino ai figli quando bevono il biberon prima della nanna.

Le gambe delle mamme sono dure e solide come colonne di marmo, perchè i bambini ci si aggrappano quando hanno paura.

Le gambe delle mamme sono sempre lunghe, perchè viste dagli occhi di un bambino.

Le gambe delle mamme non si dimenticano mai. Perchè continuano a seguirti anche quando sei grande.
.
Oggi Ester mi ha donato un premio camminando con le sue gambe di mamma su un meraviglioso tappeto verde.

Queste sono le mie 8 promesse:
1) camminare accanto a mio figlio lungo la strada della vita; sul suo stesso marciapiede se lui ne avrà bisogno, su quello opposto, se mi vorrà lontana;
2) scrivere una nuova favola per bambini;
3) finire i 7000 fiorellini che mi mancano al punto croce;
4) gonfiare le gomme della bici;
5) timbrare il biglietto del filobus;
6) pensare meno;
7) vedere ancora il panorama navigando un fiume e non solo sedendomi sulla sua riva;
8) non smettere mai di inseguire i tramonti.

Giro il mio premio a:
.
Con l' augurio - esteso anche a chi non ho assegnato il premio - che le vostre gambe di mamme ( e papà ... ) vi aiutino a portare i vostri figli dove loro vogliono e dove loro sentono di dover andare.

martedì 21 aprile 2009

il mio essere madre

Cresce e nemmeno me ne rendo conto.
I gradini che continua a fare su e giù con il pisellino all' aria.
La pipì in piedi come i grandi.
La canottiera che si alza davanti perchè ha la pancia.
E le mutandine da abbinarci.
I denti come li lava lui.
Il pettine delle femmine perchè è rosa.
I boccoli biondi.
Il profumo prima di andare a dormire come Marilyn Monroe.
... che notte di pensieri, conti, ragionamenti, quella passata. Ho deciso di scrivere una lettera.

martedì 24 marzo 2009

sogni d' oro incasinati


Francesco adora le favole. Ed io con lui, amo immergermi in un mondo in cui gli animali del bosco rubano uno zoccolo al gigante Barbarossa per navigare il fiume, in cui la mucca Cornelia spedisce con una cornata il contadino Contardo al di là della collina, in cui Nonna Coniglia riunisce intorno a sè tutti i suoi nipotini per raccontare loro le avventure della Fattoria del Melo Verde.

Poi ci sono le classiche fiabe che grazie alle rappresentazioni di Walt Disney hanno arricchito il nostro immaginario di bambine.

Francesco cresce con la nonna - mia madre - che non ha la benchè minima intenzione di raccontargli storie di guerrieri, dinosauri o robot. No, lei è convinta che le vere favole siano quelle in cui devono esserci, nell' ordine:


1) una sfigata che come minimo è orfana e come massimo ramazza il pavimento tutto il giorno o parla con gli uccellini, suoi unici amici;

2) una matrigna stronza e magari anche due sorellastre;

3) un principe azzurro ( quello che ha rovinato il rapporto di tutte noi con l' altro sesso - anche se non escluderei il ruolo fondamentale che hanno avuto abel, arthur e terence nel mio approciarmi con gli uomini, visto che nei cartoni animati che guardavo io trombavano tutti, anche tra fratelli ... ).


Comunque, chi meglio di Biancaneve e Cenerentola può racchiudere tutte queste belle caratteristiche? Per questo mia madre racconta queste favole a Francesco dalle 10 alle 20 volte al giorno. E a queste si aggiungono altri 2/3 turni miei prima di andare a dormire.


Questa mattina in bagno Francesco dice di volermi raccontare la storia di Cenerentola. Ecco la sua versione:


" Teneeeentoa è bea; tira tutto i dionno, puissse, ava. Poi ha due toeaste, Anattadia e Benobessa. Cappa ne bocco e tova ua caetta dove ti tono due ettini di à, ei puissse puissse puissse poi aibao tanti nanetti che tono feici.

ei coe, coe, coe e pedde a cappetta di chittaoo. ma poi i pincipe ba in tutte e cae per teccae Teneeeentoa ma tutte hanno i piedone goooooso goooooso.

bangia a mea e domme. i pincipe attuoooo a bacia e ti bbeia."

Traduzione: "Cenerentola è bella, stira tutto il giorno, pulisce, lava. Poi ha due sorellastre, Anastasia e Genoveffa. Scappa nel bosco e trova una casetta dove ci sono due lettini di là, lei pulisce pulisce pulisce, poi arrivano tanti nanetti che sono felici.

Lei corre, corre, corre e perde la scarpetta di cristallo. Ma poi il principe va in tutte le case per cercare Cenerentola ma tutte hanno il piedone grosso grosso.

Mangia una mela e dorme. Il principe azzurro la bacia e si sveglia."


mmmmmmh, mi sa che ha fatto un po' di casino ( o "casinotto", come direbbe la mia zia Micheline, che tanto so che mi legge ... ).
p.s. Ah, questa favola inventata da Francesco è per la dolce LUNA .




mercoledì 4 marzo 2009

il mio piccolo principe

Ditemi ... cosa c' è di più bello di questa immagine? Di un piede a palla, un pigiama con le papere, le lenzuola di cotone bianco, un ciuccio ormai usurato e il più bel libro che si sia mai scritto ... ditemelo, perchè non riesco a trovarlo.


Se poi il piede appartiene al MIO piccolo principe che mi chiama principessa ( ehm, un po' forzata la cosa, lo ammetto ... ), allora proprio ci rinuncio. Di più bello non c' è nulla al mondo.

p.s. Ancora la prima figura del libro ti sembra un cappello. Vedrai che tra poco riuscirai a vederci un serpente che ha ingoiato un grosso elefante ... sai, noi grandi abbiamo perso la capacità di guardare dentro all' anima delle cose e, come dice il piccolo principe, ci siamo dimenticati che una volta siamo stati bambini anche noi ...










domenica 22 febbraio 2009

in volo

In un momento come questo il nostro cuore non poteva che portarci a scegliere due ali come vestiti di carnevale.
Guance rosse, capelli a caschetto, mani rotonde che invadono la piazza , profumo di frittelle, fili multicolore, bocche aperte incantate dai numeri del circo ... mentre una piccola ape corre inseguita da una coccinella ormai cresciuta.
Nulla di poetico, no. No, perchè la coccinella ormai cresciuta sono io; ho passato il pomeriggio a correre dietro a Francesco che scappava da me perchè: "mamma, mi beggogno pecchè unica mamma bettita tei tu!" ( "mamma, mi vergogno perchè l' unica mamma vestita sei tu!" )
( ... )
La sera, dopo aver letto una delle storie di Nonna Coniglia, mi hai detto che oggi non avevi paura dei carri. Lo so, amore che hai avuto tantissima paura, ma sei stato coraggioso, un vero ometto. Magari, se mi avessi considerato un po' oggi pomeriggio, sarei stata ancora più contenta ... no???
Vabbè, l' importante è che ti sia divertito. E che tu faccia sogni d' oro con le farfalle in festa nel pancino ...

giovedì 5 febbraio 2009

la patata cucinata

Considerando che la prima parola "vera" detta da Francesco è stata "patata", avrei dovuto immaginare che avrebbe continuato a dimostrarsi curioso nei confronti del soggetto ...
Ieri sera, in bagno, ci stiamo preparando per la nanna. Francesco fissa le mie parti intime ed esclama: "Che bea a tua patata".
- "Grazie, amore mio."
- "E' gaaaaande gaaaaaaande!"
- "Beh, insomma, grande. Dai, è bella."
- "Tiiiiiiii, è beaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!" ... "E' anche cucinata."
- "Come cucinata??? Mi piacerebbe sì che fosse cucinata ... anche tutti i giorni ... anzi, più volte al giorno, se proprio te lo devo dire."
Francesco si mostra particolarmente perplesso. Forse è mglio che certe allusioni cominci a farle quando è un po' più grande, vista la predisposizione.

venerdì 12 dicembre 2008

la morosa



E' ufficiale, Francesco è entrato nella " fase della fidanzata ", o, meglio, della morosa, come dice lui.
Di solito nomina quella rincoglionita della "Stephanie", ovvero la co-protagonista di un cartone animato osceno, ma che lui adora, Lazy Town. Ogni tanto mi chiedo se la vede davvero bella, visto che è un cesso e provo ad immaginare cosa percepiscono realmente i suoi grandi occhi verdi.
Ieri sera la Valentina, che è venuta a trovarci, gli ha chiesto chi era la sua morosa. E lui è venuto da me ad abbracciarmi e ha detto " E' la mia mamma! " ... e io mi sono sciolta ... Finalmente ho battuto Stephanie!!!
Quando siamo andati a letto, con il suo biberon pieno di lattuccio, mi ha detto " Mamma, la mia morosa sei tu ma anche la Vale".
Ci sono rimasta di merda ma sono contenta che non sia monogamo già in partenza ... ma sì, fai bene, amore mio ... goditi la vita! Ma ti prego, la Stephanie proprio no, è troppo bruttina.
E comunque, fatemelo dire ... povera la nuora che mi capiterà sotto le mani ...