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venerdì 17 maggio 2013

Fratelli, libri e anelli di carta

Ieri è arrivato da noi il fratellino di Francesco e io ho trascorso la mattina ad emozionarmi per lui, in attesa che tornasse da scuola e lo trovasse in cucina a gattonare.
E' rimasto senza parole. E dopo un attimo si è buttato a terra con lui.
Sono contenta di tutto questo, è quello che volevo. E questo è solo l'inizio del loro percorso insieme.
Su questo diario rimarrà scritta la pagina della prima volta in cui L. è stato qui da noi a dormire, ma anche quella che vede due mamme unite da un affetto semplice e consapevole del fatto che i loro figli meritano questo e molto altro.

Tra poco uscirà il mio libro (o manuale, che dir si voglia) e ancora non ho realizzato se sarò pronta a seguirlo, a sentirmi dire cosa ne pensano gli altri, a vederlo come una creatura che è frutto di tanti anni di lavoro ma non vuole e non deve essere pretenziosa.
Come tante cose nella mia vita, è arrivato all'improvviso e ha rubato con voracità una parte dei miei giorni e ora che deve solo essere incorniciato e presentato alla società mi sembra di dovergli già qualcosa, come se fosse un figlio.

E' passata la festa della mamma, ormai da giorni. E l'abbiamo trascorsa vestiti d'estate. Francesco mi ha preparato un disegno e per l'ennesima volta mi ha assicurato che mi regalerà una serra. 
Per ora, mi accontento (e alla grande) di oggetti fatti di carta. E nel cuore spero che ritornino presto le gonne svolazzanti e leggere dei giorni scorsi mentre sì, lo ammetto, sogno anche di avere una serra. Prima o poi.