martedì 26 febbraio 2013

E quindi, caro Francesco

E quindi, caro Francesco, oggi ci ritroviamo in un gran casino, il giorno dopo lo spoglio dei voti. E' una situazione molto grave e la mamma è preoccupata.
Volevo solo dirti che quando ero piccola a Milano c' era la nebbia e la domenica si andava a teatro, con il tram. La macchina si usava meno ma in primavera si tirava fuori per andare a fare un pic-nic.
Mi ricordo il buio, però, perché alla fine erano anni in cui si aveva paura.
Posso dire quasi con certezza che invece tu non ricorderai questi come anni bui. Non hanno quel velo triste degli anni '70 e dei primi anni '80. Ma la serenità è ben diversa dal sentimento che imperversa in questo paese, caro Francesco.
Sai che spesso parlo di utopie, come quasi tutti i sognatori. Ma non dico bugie. E sono stanca di sentirmi fare promesse, di sentir parlare di scenari meravigliosi ma inarrivabili, di impegni che tanto nessuno prenderà.
Sono stanca per te, figlio mio. Perché io ti parlo di sogni ma non ti prendo in giro.

martedì 19 febbraio 2013

Parlo di primule (e scrivo Funky Fashion Tips)

Parlo di primule, dicendo che non devono mai mancare. Sono andata alla loro ricerca domenica, facendomi largo tra le macchie di neve non ancora sciolta.
Vedo nascere agnelli a cui darò nomi di fiori e insegnerò - questa volta sì! - a non apprezzare le mie sacre rose e a non considerarle un pasto.
Mi iscrivo a nuovi corsi e sento sempre più fame di conoscenza, desidero che la mia testa si impregni di nomi latini, tecniche di coltura, immagini di fiori, piante rigogliose, volute, sudate.
Prendo un treno ogni mattina e raggiungo la città con i miei tacchi rumorosi. Ma quando torno a casa cerco di contare le tante, infinite stelle che vedo sopra di me ed entro in casa, carica di sentimento e voglia di guardare i quaderni di Francesco e ascoltarlo mentre mi racconta la sua giornata.
In tutto questo, non dimentico di essere donna. E scrivo Funky Fashion Tips suggerendo di non pensare ai pantaloni jacquard come alla fodera del divano della nonna.
Beh, sono indaffarata. Cosa voglio di più? :)
 

giovedì 14 febbraio 2013

Un barattolo d' amore

Secondo Francesco Santo Stefano è decisamente più simpatico di San Valentino perché grazie a lui si salta la scuola, mentre nel giorno degli innamorati bisogna andarci lo stesso.
Beh, non ha tutti i torti: in generale, nella vita di tutti i giorni, si lascia poco spazio all' amore. E la festa degli innamorati è diventata solo un pretesto per far guadagnare chi vende cioccolatini. Peccato.

A Francesco viene spiegato continuamente che l' amore è vitale per tutti noi e che non sono mai abbastanza le volte in cui si dice "Ti voglio bene", che sia a una madre, a un figlio, a un fratello, a un amico.
Ogni gesto conta. Anche il preparare un barattolo di vetro con dentro dei biscotti legati da un filo, proprio come questo.


martedì 12 febbraio 2013

Intrusioni

Scrivo ora che ho elaborato, a distanza di quasi una settimana.
Non volevo farlo, ma poi ho pensato che anche questo deve rimanere nella nostra storia, come mille altri momenti brutti e mille altri belli.
La scorsa settimana sono entrati in casa nostra, hanno aperto tutti i cassetti, gli armadi, gli sportelli, le scatole. Le mie tanto amate scatole dove tengo la mia vita.
Con quello che hanno trovato non sono di certo diventati ricchi. Ma noi siamo sicuramente più poveri, perché le loro mani hanno frugato nei nostri ricordi più intimi e non li hanno portati via, ma per un attimo li hanno allontanati da noi.
La nostra casa è fatta di oggetti dal valore simbolico: quadretti indiani, libri di fiori inglesi, bigiotteria turca e marocchina, cornici di noi che salutiamo, gattini cinesi che danno il benvenuto. Tutte cose che solo per noi hanno un significato.
Mi vengono i brividi se penso che qualcosa di mio è andato via da quella casa, senza il mio permesso.
Ma penso anche che questi brividi passeranno, presto.
 
Mia madre, come sempre, si è dimostrata la donna forte che è. Prima testimone insieme a mio figlio, lo ha protetto dall' evidenza e da ulteriori intrusioni - pacifiche - che avrebbero peggiorato la situazione in quel momento.
Non avrò mai la sua forza, ma la prendo come esempio.
E spero che anche Francesco prenda esempio dalla sua forte nonna.

mercoledì 6 febbraio 2013

Di scarpe da principesse e corone da principi

Le principesse moderne affrontano l' inverno come possono. Non hanno lunghi abiti o mantelli con il collo in ermellino. Forse grosse maglie a coste, jeans, pantaloni a sigaretta e qualcuna anche la variante più alla moda: ampi e morbidi pantaloni lunghi quasi fino a coprire le scarpe.
Gli stivali sono pratici, si sa, e le principesse moderne li usano (e a volte ne abusano), ma quando al mattino fa chiaro sempre prima, nonostante il freddo, a loro viene già voglia di scoprire i piedini (o succede solo a me???).
Ciò che sono sicura non venga solo a me è la voglia di uscire dai colori del freddo, da quelli che permettono alle principesse di coprirsi senza sfidare l' inverno con toni sfacciati (cosa che, comunque, io faccio di tanto in tanto anche nei mesi più freddi).
In ogni caso, in questi giorni di mezzo tra il Natale (che anche se fosse caldo vorrebbe comunque dire "pieno inverno") e i sentori di primavera, si abbandonano - o si accettano con molta fatica - i materiali più pesanti. Le principesse moderne, ispirate dalle nuove vetrine dei negozi, studiano combinazioni di vestiti e scarpe ed è proprio in questi momenti che il nero risulta il colore giusto per scacciare i marroni e i grigi dell' invermo ed accogliere i beige, i verdi, i blu della nuova stagione.
Il freddo del mattino calma i bollenti spiriti, ma già nel pomeriggio riappaiono, mettendo nella testa delle principesse nuovi colori, camicie più aperte, giacche sgargianti.
Questa mattina ho deciso di non spegnere alcuno spirito. E ho abbandonato - anche solo per un giorno - i miei stivali.
Il risultato è un total look nero, ma con un paio di piedini coperti solo da Mary Jane' s maculate. Penso siano felici.
 

 
 
Francesco mi ha detto che queste scarpe gli piacciono molto. E mi fido del suo gusto da principe di altri tempi. Oltre alla spada - che usa con eleganza - ora ha anche una corona. L' abbiamo creata insieme, partendo da una bottiglia. Se vi va di non buttare via l' ennesima bottiglia che poi non si sa nemmeno se sarà riciclata, fate come noi. Qui trovate tutti i dettagli ;)
Buona giornata, principi e principesse.