venerdì 28 gennaio 2011

Sono salita sul treno

Questa mattina ho preso la macchina per andare alla stazione, come sempre. Anziché andare a prendere il treno, ho pensato di mettere la freccia a destra e dirigermi al pronto soccorso. Volevo arrivare lì e dire, nell' ordine:
1) "Ho mal di gambe. Di notte non dormo perchè ho male alle gambe. Mi diventano i piedi viola e mi fanno male i muscoli. Se mi date una medicina, penso mi passi. Credo sia un problema di circolazione. Ma il mio dottore ha detto che non può darmela se non faccio prima gli esami. Ma io ora non posso fare gli esami, è cominciata la campagna vendite. Ci sono i clienti. Però se voi mi date una medicina, lavoro anche più serenamente."
2) "La notte, quando non dormo per il male alle gambe, penso agli abbinamenti che mi chiedono. Ai consigli da dare per avere un look perfetto. Per sentirsi belle (se fanno male le gambe, come si fa a sentirsi belle? Sì, ok, questo è solo un problema mio).
Poi, quando dormo, sogno di dire a qualcuno - che nel sogno non è chiaramente riconoscibile - che la camicetta che indossa non va bene. Il colore sbatte sul viso, la forma non è adatta."
3) "Ho un ex-marito che mi pare uno sconosciuto. Vorrei capire se ho le allucinazioni e sento voci che provengono da un pianeta alieno o se questa è la realtà."
4) "Ho il mal d' amore. Da quando sono nata, credo. Mia madre non mi ha mai parlato del principe azzurro e ho visto Cenerentola solo in tarda età e non ripetutamente/convulsamente. Però ho visto lei e mio padre amarsi come non ho mai visto nessuno. Ho visto lui che la sosteneva, difendeva, desiderava ogni giorno. Ho visto che lei era sempre più bella, fiera. Che quando lui se n' è andato lei ha avuto la forza di rifarsi una vita. Il mio uomo mi desidera, eh? Ma spesso credo che vorrebbe che io tenessi la bocca chiusa."

Ho pensato a questa scena: io che arrivo al pronto soccorso in derapata con la sigaretta in bocca (che mi aiuta a smaltire lo stress), scendo dalla macchina col tacco 10, il pantalone color cammello ampio che fa molto showroom, gli orecchini vintage maculati, e vado dal primo infermiere che incontro a raccontare i miei problemi di cui sopra.
Ci ho pensato anche due buoni minuti pieni.
Poi ho preso la bustina di antidolorifico, ho continuato per la mia strada, sono salita sul treno e mi sono letta Jane Austen sull' Ipad. Che figata. Che gran figata. Altro che andare da un infermiere a raccontare i cavoli miei.

27 commenti:

pollywantsacracker ha detto...

tu sei troppo.
davvero.
ascolta, ma non potevi abitare un po' più vicino a me?

Lalaura ha detto...

Io ho il terrore sai. Di diventare due sconosciuti. Due che anche se vivono sotto lo stesso tetto la sera non sanno più cosa dirsi.
Per il resto io un giro da un bravo angiologo lo farei

Anonimo ha detto...

Non so perchè ma Jane Austin è davvero un antidoto al mal d'amore, quando mi sento un po' giù mi perdo nelle sue pagine e non vorrei più uscirne.
Un abbraccio.
Anna

Chiara ha detto...

Condivido pienamente il commento di Polly, anche se in fondo in fondo a te a vivere a Roma non ti ci vedo... :-) Scherzi a parte, mi piacerebbe tanto raccontarti quante cose abbiamo in comune. Le gambe faresti bene a capire cosa abbiano (ma questo lo sai da te), con il cuore inquieto inizio a pensare che ci tocchi conviverci...

Chiara Trabella ha detto...

Azz. Mi sono rivista nella tua descrizione dei tuoi genitori e spero che anche per noi sia così finché morte non ci separi.
Spero però che i miei figli non ci considerino un modello irraggiungibile e non si ammalino di mal d'amore (credo che per Ettore sia improbabile, ma non vorrei avere un'Amelia sulla coscienza).

shestoomuch ha detto...

se l'ospedale in cui volevi andare è quello della città in cui mi sembra di ricordare vivi adesso (la mia tra l'altro)hai fatto bene a preferire il treno.
Però se nel tiage c'era un infermiere uomo ti avrebbero dato sicuramente retta!!!

DaniVerdeSalvia ha detto...

Avevo scritto un lunghissimo commento, poi per fortuna l'ho riletto e suonava odiosamente Grillo Parlante, e quindi te ne esento :)
La mia parola è una: angiologo.
Bravo ed a pagamento, non serve la richiesta del medico.
Auguri.
Per tutto.

serenamanontroppo ha detto...

Quoto Chiara, con l'inquietudine d'amore ci si convive...non si risolve, secondo me è frutto anche della sensibilità della persona.
Per le gambe ti consiglio di rivolgerti ad un bravo flebologo, ti fa direttamente gli accertamenti necessari e poi ti da la cura...nel mio caso ha funzionato così e credimi anch'io passavo notti insonni.
Un bacio Paola, mi piaci un sacco!

Unknown ha detto...

Innanzitutto secondo me il Moschettiere non vuole che tu tenga la bocca chiusa. Io lo so. (custode di verità sconosciute)
Poi quei sogni che fai ultimamente...oddio...mi sento in colpa! Tremendamente in colpa.
Per il resto...ti abbraccio!

Anonimo ha detto...

ma quale infermiere....??!!!!
molto meglio noi!!!
un abbraccio
Marta

monica ha detto...

Lo sai che ti dirà l'angiologo? calze contenitive e tacco cinque!
comunque non è detto che debba essere per forza a pagamento! la mia è bravissima e lavora in ospedale.
p.s. anche io considero la Austen la panacea di ogni mal d'amore!

PaolaFrancy ha detto...

@polly: cara...se abitassimo vicine, noi due faremmo faville! altro che.
@lalaura: lo so...so tutto. ma tu puoi davvero star tranquilla, è tutto sotto controllo.
@anna: eh sì, jane austen con quella sua delicata ironia mi fa impazzire, ogni volta.
@chiara: ma sai che io invece a roma verrei a vivere subito???
credo tu abbia ragione sul resto... e mi piacerebbe davvero avere il tempo per parlarti (e lo sai, perchè ci sarebbero tante cose di cui parlare...)
purtroppo non riesco ad entrare nel tuo blog dall' ufficio e la sera arrivo tardi...però nel week-end cercherò di recuperare!!!
@lanterna: te lo auguro di cuore. io ho sofferto tanto perchè loro erano davvero una cosa sola ed essendo arrivata tardi, dopo tanti anni di matrimonio, mi sentivo come se per me non ci fosse posto. ma erano tutte mie paranoie da adolescente. passato quel periodo, ho visto solo cose belle legate al loro grande amore.
@shestoomuch: ma dove vivi??? vicino a me??? questo è uno scoop!!!
@ni: sì, lo so...è che ora proprio non posso...ma devo andarci perchè penso che sia proprio una cavolata che si possa risolvere in poco tempo (autosuggestione?)
@serenamanontroppo: hai azzeccato il punto: io sono troppo sensibile...
@bis: fidati di me...in tutti i sensi...:-))) se no mi fai impazzire e vado avanti a sognarti di notte (vuoi dire che eri tu il personaggio non identificato del mio sogno con la camicetta che sbatteva sul viso???)
@marta: :-)))
@monica: Oh, mio Dio. calze contenitive e tacco 5?
non ce la posso fare.

Zia Atena ha detto...

Di Jane Austen ti consiglio "Jack e Alice", lo leggi in 10 minuti e ti stampa un sorriso sulla faccia che dura una vita...!!!
Per il mal di gambe, il mal d'amore e il mal di pensieri...ti consiglio solo una bella chiacchierata con un'amica e un bagno caldo...
E un mio bacino virtuale...

PaolaFrancy ha detto...

@zia atena: ma "jack e alice" è quello in forma epistolare?
...grazie per il bacino...

vedete? mi sento già meglio! (in realtà mi sento meglio anche perchè ho finito di lavorare con il cliente più stronzo di tutte le russie...)

Anonimo ha detto...

il mal d'amore a me viene di domenica oppure sui mezzi di trasporto (treni,autobus,viaggi lunghi in macchina) ;-)
un abbraccio e buon fine settimana, io intanto continuo a studiare!

Se ha detto...

paola sei fantastica!
Ho vissuto fino all'ultimo questo tuo racconto convinta che ci saresti andata davvero dall'infermiere.
Meno male che hai l'ipad e Jane!

E per il resto:
a) la campagna vendite presto finisce e arriva la primavera: hai messo i bulbi??
b) fatti ste analisi
c)gli ex-mariti si trasformano. Sono certa. Sono sicura. Ma a te??
d) bellissima la storia d'amore dei tuoi. i sogni fanno bene a mente e corpo (sai bene come la penso) ma se poi ti fanno male prova a smettere di sognare e a vivere quella vita reale che hai. Magari la stai solo trascurando.

Ps: io sono proprio l'ultima che ti dovrebbe dare i consigli e se mi mandi a cagare ... hai ragione!

Un abbraccio coi bulbi nelle tasche del cappotto cammello.

PaolaFrancy ha detto...

@lamelannurca: uff, pure a me di domenica!!!
...continua a studiare! e se hai bisogno fai un fischio, mi raccomando!

@se: ma io, quanto ti adoro???
i bulbi son già quasi tutti nel terreno (quelli invernali, per quelli primaverili aspetto...): sono spuntati i bucaneve, i ciclamini e gli iris.
aspetto i ranuncoli.

aspetto notizie dai tuoi bulbi. mettili al caldo, eh? e non bagnarli troppo. insomma, devono star bene come nella tasca del tuo bel cappotto.
che chic che sei.

Paola ha detto...

Si può essere come un fiore finto...fatto bene quasi come uno vero...bello che l'unico problema che ha è prendere la polvere...Oppure essere come un fiore vero, che sono sicura sente tutto, sente tutto in testa tra i petali, sente tutto nel cuore vicino alla corolla e sente tutto nel corpo ..se gli stacchi una foglia...
Le calze contenitive no si possono vedere ma forse se le metti tu qualcuno si deciderà a farle più belle!

donnette fever ha detto...

Mai provata la nutella!?non risolve ma migliora!!!
Volevo scriverti qualcosa di più serio e profondo ...ma ... sono la prima che non mette mai in atto i consigli degli amici... ognuno trova la sua cura con il suo tempo...certo il Moschettiere ti vorrebbe "muta" ma scommetto che è la tua montagna!!!Puoi girare,nasconderti, scappare ma quando ritorni la montagna è sempre lì, ferma e solida ...è la tua roccia!!!

PaolaFrancy ha detto...

@paola: mamma, che belle parole.
Quanto alle calze contenitive...beh, io spero che non me le "prescrivano" (conto su una pastiglia miracolosa), ma se dovesse essere cosi', non so...che faccio? Le personalizzo? Mmmhhh, ora ci penso su (prevenire e' meglio che curare. Appunto.)
@donnette fever: io faccio colazione con la nutella e ne mangio almeno un cucchiaino prima o dopo cena (non dirmi niente)...solo che stamattina ci sarebbe voluta la fabbrica del cioccolato per tirarmi su!

diana ha detto...

cara devi andare dal medico eh? magari metti le ballerine e spegni la sigaretta prima di entrare...siamo donne oltre le gambe c'è di più...ma anche quelle servono;)
Grazie per la dritta delle scarpe...andrò a provarle...per il maculato ci penso;))

Mamma Cattiva ha detto...

Secondo me questo è il più bel post che tu abbia scritto! Ci sei tutta. Noi anime inquiete siamo fatte così.

PaolaFrancy ha detto...

@diana: io, nel frattempo, me le sono comprate......(sono una cosa impossibile...). Da Zara ci sono delle belle camicette maculate molto delicate. Non è obbligatorio, eh? Però si può provare...e cosa c' è di meglio di Zara per cominciare???
@mc: .............

EricaML ha detto...

si tu 6 vweramente speciale... rendi bellissimo il racconto di un male alle gambe!!ti adoro

PaolaFrancy ha detto...

Non so come rispondere...ogni cosa che vorrei dire vira sul banale.
Quindi dico solo che mi sto godendo questo gruppo di donne meravigliose che sta riempiendo la mia "anima inquieta" di belle parole. In una sera in cui e' più inquieta del solito.
(Silvietta, tu sei sempre esagerata, eh?)

Cmq, per la cronaca, il Moschettiere ha letto il post.
Non scrivo qui il suo commento.
Vi dico solo che a noi "orgoglio e pregiudizio" ci fa un baffo.

valewanda ha detto...

quindi leggere sull'ipad da soddisfazione? No perché quello mi manca...

PaolaFrancy ha detto...

@valewanda: allora. Un libro è sempre un libro. Su questo non ci piove.
Però con l' ipad puoi sbizzarrirti...che ne so, hai voglia di leggere Maupassant o Garcia Marquez o Tolstoj o Verne...ecco, puoi farlo.
Se leggi in lingua c' è il dizionario in ogni libro, puoi lasciare delle note...insomma, non è male.
Certo, l' importante è non fossilizzarsi su questo e continuare ad acquistare libri "veri", però diciamo che in caso di "emergenza" l' ipad ti viene decisamente in aiuto!