domenica 7 marzo 2010

spiriti di orecchini e folletti della neve

In attesa della grande bufera prevista per oggi, il sabato e' trascorso cercando di esorcizzare le mie paure leopardiane.
Ho aperto una vecchia scatola nascosta in un angolo segreto della casa di campagna, trovando un altro tesoro appartenente alla signora che l' ha abitata nel passato. Amava i fiori, anche lei.
Per questo aveva orecchini di viole e cornici antiche di margherite e rose.


Ho spalancato l' armadio bianco sentendo il profumo dei fiori disegnati sulle camicette e sugli abiti estivi. E mi sono sdraiata sul letto lasciando che questo profumo si mischiasse a quello dell' aria che entrava dalla finestra.
Mi e' venuta voglia di scrivere una lettera e parlare del primo sole.
Fuori le lenzuola erano stese sui fili, per la prima volta dopo l' inverno.

Ho ammirato estasiata i primi boccioli di narciso nati nella "serra" di casa.
Chissa' se la signora di notte viene a controllare se i nostri fiori crescono bene, come faceva con i suoi.
Sono uscita in giardino, a guardare i germogli scoperti da Francesco nei giorni scorsi, sull' albero delle sue prugne ...


... mentre Twenty Millions "pascolava" felice. E il mio libro mi aspettava sul muretto accanto ai bulbi di giacinti appena piantati.

Ah, dimenticavo. Nel frattempo ancora un po' di India entrava nella nostra vita.
Ho offerto campanelli agli spiriti protettori sulla porta di casa. Perche' io credo fermamente nella loro presenza in ogni cosa e a protezione di ogni cosa. Anche della tempesta in arrivo.

Quello a cui non avevo pensato e' che per sfidarla avrei dovuto vederla arrivare, questa bufera.
Ritirare a malincuore i vasi con i semi gia' piantati e sperare che quelli nel prato, sotto la neve, accettassero di andare in letargo ancora per un po', nella loro fredda tana.
Come quelle cose che sai che stanno per arrivare, ma proprio non ce la fai a pensare a come affrontarle prima che ti si presentino davanti.
Come quando ti trascini in posta pur sapendo che e' il giorno di paga delle pensioni. Ma devi proprio andarci perche' e' l' ultimo giorno valido per pagare le bollette. E sei costretta a sentire la segatura sotto le scarpe perche' fuori piove e l' impiegato della posta e' previdente e non vuole che la gente scivoli.
.
Oggi gli spiriti sono arrabbiati. Si rincorrrono in mulinelli di neve.
Quello a cui non avevo pensato e' che non ho nessuna voglia oggi di rincorrere i folletti monelli nella neve. Il freddo che si percepisce sulla pelle illusa dai primi sprazzi di primavera e' troppo pungente. Era gia' stato dimenticato e ci ha sorpreso.
Io stanotte sono ritornata un po' in letargo, mi sono impigrita come i miei semi. Accucciata al calduccio con le ciabattone di pelo che il moschettiere ha trovato in Sudafrica ( boh, io non le avevo viste ). E non mi basta, mi avvicino sempre piu' alla stufa.
Quello a cui non avevo pensato è che la primavera potesse tirarci questo scherzetto.
Dai primavera, arriva. Arriva.

5 commenti:

Se ha detto...

ahhh che boccata d'ossigeno che mi hai regalato..
Bellissimo questo post.
sai che anche io sono andata in letargo oggi... nella mia coperta arancione...
anche io mi dico dai che arriva...
ma non li hai dei campanelli speciali scovati nella vecchia scatola, o chissà dove, per far arrivare sta primavera??

Snezana ha detto...

Primavera fa sempre cosi, scherza,da noi si dice che" la Nonna Marzo fa vedere i suoi denti" -appunto,la neve al improvviso dopo le bellissime giornate di sole,e pensa noi avevamo finito pure le legna da ardere,che guaio,questo week end,senza la mia stufetta ho sofferto di più che in tutto questo inverno!

beba ha detto...

Alle volte penso che vorrei essere lì con te...

PaolaFrancy ha detto...

@se: vorrei sì, poter fare qualcosa ... ma nel frattempo mi sentob tanto tanto impotente ... nevica ancora!!!
@snezana: non mi parlare della legna ... che è un lavoro che non ti dico ...!
@beba: quando vieni??? non siamo nemmeno tanto lontane ... dai, dai ... organizziamo!

Alchemilla ha detto...

Ciao, complimenti per il tuo blog e i tuoi fiori!