In questi giorni ho occupato la casa di mia madre, che mi ha sostituita nella vacanza a Iseo.
E ieri sera ho approfittato della vicinanza per andare a bere qualcosa con la Giò, anche lei separata da poco.
Quando ci vediamo non passiamo di certo la serata a deprimerci, anzi. Ma, ovviamente, tra un racconto e l' altro, una birra, una risata condividiamo anche il pensiero di quelle serate in cui tuo figlio è a dormire dal papà mentre tu sei sola a casa e mediti di impiccarti con le frange del mocio.
Ecco, no. Io è la Giò abbiamo deciso che se proprio proprio dovesse essere al massimo lo facciamo con il filo di perle.
Poi io questa notte ci ho pensato ( non ho un caxxo da fare anche io, lo so ). Altro che filo di perle. Io voglio morire da principessa. Quindi mi sa che prenoterò un sicario e mi farò travolgere quando lo deciderò IO dalla sua macchina sotto il tunnel dell' Alma.
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Tanto perchè mi sento così principessa, questa mattina alle 5 ero sveglia con gli occhi a palla e ho pensato bene di farmi una bella stirata. Solo che quando mi sono ustionata il dito mignolo perchè io proprio non sono capace di stirare senza bruciarmi ( per fortuna stiro una volta l' anno, cioè quando mia madre è a Iseo ), ho creduto che il mio destino fosse quello di impiccarmi con il cordone del ferro da stiro.
Mi sono quindi buttata sul giardinaggio, che a casa di mia mamma consiste nel ramazzare con una scopa che penso sia del 1820 le foglie dei gerani della Mariangela ( che credo abbiamo deciso di suicidarsi loro questa notte, vista la strage che c' era sulle beole ).
Dopo 5 minuti - 5, dico - sento l' arrivo della mia allergia. No, non quella ai pollini, come tutti i comuni mortali. Io ho un' allergia da principessa. Eh. L' allergia al freddo. Sì, siore e siori. Io sono allergica al freddo. Mi vengono dei fantastici tonfi sulla pelle, tossisco, a volte starnutisco, a volte non respiro bene. Come qualsiasi altra allergia. Solo che io d' inverno, mentre aspetto il treno al mattino, sembra che abbia la varicella. Menomale che il naso che cola ce l' hanno tutti in quel periodo.
Insomma, stamattina, seduta sui gradini di pietra tossendo piena di tonfi, ho improvvisamente avuto ben delineato davanti a me il mio destino: come mi dice sempre qualcuno, io morirò come l' eroina di un romanzo dell' '800: di tisi, tossendo sangue tra le braccia di un bel principe che ha appena sbaragliato a colpi di moschetto il suo rivale in amore.
Ecco. Altro che tunnel dell' Alma, frange del mocio, cordone del ferro da stiro. Così fa molto più figa, dai.