martedì 29 marzo 2011

Racconti al ritorno da una balconata liberty, da un vicolo con i panni stesi fuori, da una chiesa che sembra una moschea. Storia di un giorno di terapia.

Quando sono davvero incazzata, io lo so, devo andare.
Vengo da una famiglia di vagabondi, come dicevo qui .
Cosi' ieri sono andata verso sud, come piace a me.

Questa e' forse la mia parte piu' egoista, quella che vuole - e si prende - uno spazio suo (grazie anche a delle coincidenze: Francesco era a festeggiare il compleanno di suo papa'), che non va via per pensare.
Anzi, va via per non farlo.
Libera, senza impegni, orari (se non quello del ritorno, ovviamente), ho parlato con tantissime persone (anche il parlare era uno degli obiettivi per questo viaggio). Ragazzi che mi dicevano di non andare in giro con quella borsetta (borsetta? E' praticamente una valigia!), che si vedeva che ero una turista (ma la mia amica mi ha detto di no, perche' i turisti non girano con i tacchi 10), altri che mi chiedevano perche' fotografassi lenzuola e altarini.
La cosa che piu' mi e' piaciuta di Palermo?  Le cupole rotonde, i panni stesi fuori, la salita sul monte pieno di finocchi selvatici e fichi d' India, una balconata liberty in un posto che mai avrei potuto trovare da sola.
E soprattutto lei, che e' cosi' riservata che faceva parlare solo me (a proposito di obiettivi...). Lei a cui vorrei dire che secondo me quel giardino esposto a nord-owest è una tenera prova da parte di qualcuno. Ci ho pensato tanto al ritorno.
Un po' di Palermo vista con i miei occhi:
























p.s. penso che non riusciro' a camminare per giorni. ma non importa, ho il cuore pieno.
p.p.s. propongo al Moschettiere, che mi legge, di inserire nel budget familiare una quota da destinare ai miei viaggi terapeutici. Sono sicura che ne varrebbe la pena, perche' tutta la famiglia ne trarrebbe vantaggio (non e' una battuta).

26 commenti:

genny ha detto...

io ti invidi l'aver visto il mare. a me quello basta per rasserenarmi, ma non si puo' mai..eppure è lo sciabordio che mi calma l'anima piu' di ogni parola...e quelle poche volte che fuggo o che fuggivo , al contrario di te, lo facevo per cercare il silenzio..per far entrare lo sciaboridio nella mente, fargli pulire tutto...e poi ripartire...

Angela ha detto...

Ciao!
Mi chiamo Angela, ti leggo da tanto tempo ma non ho mai commentato e oggi ho deciso di farlo senza un perchè ragionato!
Io a Palermo ci abito per scelta (sono di Mantova e l'amore mi ha portata qui) e conosco la sua capacità terapeutica. Bellissime le foto e bellissimo vedere quello che hai sotto gli occhi tutti i giorni attraverso i tuoi occhi. Nelle foto ho visto veramente luoghi che vdeo tutti i giorni, il castello Utveggio lo vedo dal moo balcone, vicino a piazza indipendenza ci lavoro e mi sembra di riconoscere anche i panni stesi per strada. Complimenti e buon preseguimento. Angela

yayabmamma ha detto...

Paola è sempre così bello leggerti! E mi scuso se ultimamente (e non parliamo di giorni, purtroppo, sigh) passo poco dal tuo blog. Che bello scappare ogni tanto! Io in questo preciso momento della mia vita, come dire, pagherei oro per scomparire in solitudine per qualche gg. E' che a volte la fuga serve per ritrovarsi. Perdersi per ritrovarsi, è terapeutico. Pensa che ci ho provato anche lo scorso we, ma non da sola. E' stata la prima volta lontano dalle mie pata, dopo quasi due anni. Non è andata male, ma devo ancora capire come si fa a bilanciare la giusta voglia di evasione di una madre e la malinconia che ti prende quando sei lontano da loro...

PaolaFrancy ha detto...

@genny: e' vero, anche solo vedere il mare fa bene...e, nel caso di palermo, la combinazione mare + parchi + caldo...penso sia perfetta. io non riesco, se non raramentr, a cercare il silenzio. e questo per me e' un problema...
@angela: ok, ti sto invidiando da matti...sappilo. :)
@yaya: nel mio caso, purtroppo, e' un po' diverso perche' sono abituata a lasciare francesco nei we...ci sono volte in cui mi pesa meno perche' so che d' felice, mi organizzo le giornate, faccio tante cose...altre, invece, in cui e' un supplizio come la prima volta...
a prescindere, credo che si debba sempre far di tutto per ritrovare la serenita' che manca (soprattutto se si e' madri, perche' il nostro malessere ricade sui nostri figli - almeno nel mio caso, visto che sono un libro aperto!). certe volte andare alla ricerca di qualcosa che ci faccia stare meglio e' molto piu' semplice di quello che si pensi. solo certe volte, pero'...

Anonimo ha detto...

bello vedere Palermo con i tuoi occhi per me che non l'ho mai vista..io non sono nata vagabonda, ma riconosco il potere terapeutico dei viaggi, altrochè. Un abbraccio!

pollywantsacracker ha detto...

nu, ma allora sei partita davverooooo! io invece sono a pezzi, in ufficio con la febbre...e non torno a casa prima delle 23, perchè domani è il mio compleanno e quindi stasera un'amica mi offre l'aperitivo e una la cena (non possiamo andare a cena tutte e tre perchè loro due hanno litigato...). sono a pezzi e ti invidio abbestia. :)
anch'io fotografo i panni stesi! :) ci saremmo divertite, ne sono certa.

PaolaFrancy ha detto...

@polly: vale, non hai idea di quanto ci saremmo divertite...ma io lo rifaccio, eh? quando vuoi... :) (sono pure andata al mercatino delle pulci in centro. bellissimo)

Lasissi ha detto...

Paola cara,come sai,io inquieta,ho scelto di trasferirmi a Trieste perchè vedere il mare come dice Genny mi rasserena e placa l'anima,sentire l'odore della salsedine e passeggiare sulle rive,anche quando soffia la bora,anzi forse ancora di più,mi f aritrovare l'equilibrio sempre un tantino..precario!Qui niente panni stesi ma non sai quanti rigattieri e quanti servizi da the vintage...:)

Diletta ha detto...

Io amo la Sicilia un pò perchè è (era) la terra di Samuele un pò perchè si respira un'aria totalmente diversa che al nord. Anche le persone sono diverse. Palermo è una delle città più belle. Anch'io sono come te, per pensare veramente ho bisogno di posti nuovi, dove non conosco nessuno. E un pò ti invidio perchè sei stata lì :)
un bacio

Fabi ha detto...

Che bello leggerti...a ogni parola penso che mi piacerebbe conoscerti personalmente...avresti, ne sono sicura, molte cose da darmi, umanamente parlando...e in questo periodo, che sto cercando più che in altri, di capire chi sono, da dove vengo e dove voglio andare, penso mi faresti veramnte bene...bè, mi accontento di leggerti ed è già qualcosa!!!
Grazie per la serenità che mi trasmetti...

franci e vale ha detto...

Penso che anche la scelta del posto non sia un caso. Il sud, la sicilia in particolare è piena di gente che ti fa sentire a casa anche se è la prima volta che vai. La franchezza e i sorrisi sono una cosa che qui al nord facciamo fatica a trovare a volte. E con il mare vicino, la magia si compie. Trovare la serenità, o almeno chiarirsi le idee. Ti capisco. franci

Pentapata ha detto...

pure io faccio la viaggioterapia.
la famiglia lo sa, e arrivati a livelli di sopportazione limite mi consigliano anche mete da raggiungere per il bene comune!

Elisa Stocco ha detto...

Io adoro Palermo, mi piace tantissimo....adoro anche la tua terapia!!!!

Ondaluna ha detto...

Con i tuoi occhi, e coi miei occhi, il quadretto è completo.
Va bene Paola, mi hai disarmato: comprerò delle rose. E le amerò come il Piccolo Principe. Ma qui c'è tanto sole, non dimenticarlo, e i 40° sono roba comune... se moriranno ti toccherà ben più che consolarmi: dovrai venire qui S.O.S. a salvarmi le rose!

Chiara ha detto...

Palermo è una delle città del mio cuore, insieme a Berlino, Istanbul e Torino... Io, chissà perché, ti immagino molto bene anche a Erice, che un giorno ho visto immersa nella nebbia e, ovviamente, a Mozia (più per le piante e per le saline che per l'archeologia). Chissà, un giorno potrei condividere con te le mie guide indigene.

PaolaFrancy ha detto...

@ondaluna: non moriranno. Sono protette, e non da una campana di vetro :)

@tutte: grazie della comprensione...mi sento meno sola nella mia pazzia!!!

Ladybug ha detto...

Paola, non sai quanto avrei bisogno anche io di una giornata come quella che ti sei concessa ieri! Brava, hai fatto benissimo!

Anonimo ha detto...

Hai fatto bene!Partire rigenera,e ti permette di vedere le cose "da lontano".Anch'io in alcune situazioni ho sentito il bisogno di partire...purtroppo poi è subentrata la paura dell'aereo...quindi ora i miei spostamenti sono tutti entro il confine italiano...e vedendo il tuo piccolino sereno nella foto del suo primo volo..mi fa rendere conto quante cose belle mi sto perdendo...

Marilena ha detto...

Viaggioterapia, che bella cosa , anch'io ne necessito spesso e volentieri ... per cui ti capisco,belle le foto di Palermo,una citta' che non conosco , ma le tue foto un po mi aiutano a viaggiare con la mente.
Grazie

Mamma Cattiva ha detto...

Ormai sono abituata alle tue mail che mi dicono già dove sei, inizio a conoscerti e a non arrabbiarmi quando non mi racconti cosa farai ma solo quando lo hai già fatto. L'amicizia è anche questo e te ne sono grata.
E ora ti dico una cosa. Ma mi devo preoccupare che il doc sta per adottare la tua stessa terapia? Non io, lui...capito? ;-)

Anonimo ha detto...

Io a Palermo ci sono stata per una stagione sportiva e ci ho lasciato il cuore (altrochè mal d'africa). I siciliani dicono che Dio ha fatto la sicilia troppo bella e per equilibrare ci ha messo i siciliani: Palermo è la perla.

Cla ha detto...

certo che certe fughe fanno bene!!! io una così l'ho fatta qualche anno fa andando da sola a Siviglia a casa di amici ma girando sempre da sola....liberatorio!!!

rosa ha detto...

oddio che invidia verdeverdissimaaaaa!!!

e per fortuna che non hai parlato delle prelibatezze di laggiù, altrimenti sì che svenivo su questo post.

spero che l'effetto sia il più possibile 'a lungo termine'.

minerva ha detto...

Ciao!
Strano ma vero, il tuo blog oggi non viene vomitato dal mio pc quindi riesco a leggerti.
Non sono mai stata a Palermo, a dire il vero a parte Napoli e la Sardegna tutto il sud mi è praticamente ignoto, fatta eccezione per un viaggetto in barca in Sicilia, ma ero troppo piccola per ricordarmene.
Ho viaggiato anchio con questo tuo post, ovviamente come in tutti gli altri.
Ti devo chiedere un favore... Non prendermi per malata mentale ma è così: io adoro i tuoi racconti di viaggio ed a volte mi fanno immergere davvero in una città.
Bene, io probabilmente a pasqua andrò ad Amsterdam.
Tu ci sei stata? Se sì, me lo scriveresti un post in cui racconti del tuo viaggio?
Tranquilla c'è tempo fino a Pasqua...
Lo so sono pazza.
Baci

valewanda ha detto...

e brava Paola, fai benissimo... baci

Anonimo ha detto...

che palermo sia terapeuica non v'è dubbio..io abito in provincia ma quando c'è il sole io e la mia piccola i imbarchiamo sul primo pullman e via verso villa trabia..a costo di un'ora di viaggio...la domenica in primavera monello e sferracavallo sono tappe obbligate..d'estate tutto diventa caotico al mare..e si va in quel di castellammare a fare il bagno..a volte basta un attimo per riprendere fiato..