lunedì 15 dicembre 2008

come si cambia ...



Oggi sono un po' nostalgica ... infatti questa mattina, parlando con la Lauretta durante il nostro consueto appuntamento telefonico, abbiamo discusso di quanto è importante il nostro bagaglio culturale, di quanto e cosa ci è rimasto dell' insegnamento dei nostri genitori e di altre storie "tese" ... ( non è che io e la Lauretta passiamo il tempo a filosofeggiare nel traffico, ma stamattina è andata così ... colpa mia ...).
...
Tutto torna, o quasi. La moda, la musica, le automobili ... gli oggetti e le tendenze nascono prendendo spunto dalle origini, da ciò che è già stato.
Ci sono cose però che, anche volendo, non potranno mai tornare. Questo perchè l' uomo si evolve, è inevitabile, è la legge della natura, la sopravvivenza. Eppure io mi aggrappo ancora a ciò che è stato, lo tengo stretto, nelle fotografie, nel ricordo di mio padre, nelle parole di mia madre, nelle favole che racconto a mio figlio. Lo faccio perchè è il nostro bagaglio familiare e culturale che ci fa crescere. Sono le parole dei nostri genitori e i loro gesti.
Tutti dobbiamo evolverci e diventare grandi, anche se i nostri piedi, se lo vogliamo e se c' è una base solida, rimangono legati con le catene alle nostre radici .
Vorrei tanto che da grande Francesco andasse alla scoperta del mondo, vedesse più cose possibili, incontrasse una miriade di persone, ma mi piacerebbe che un millimetro cubo del suo cervello rimanesse riservato alle persone e ai luoghi della sua origine, come un privé ...

Nessun commento: