Francesco e il colore verde
Forse non sono nessuno per scrivere del verde, ma lo faccio come se parlassi di mia madre o delle persone che amo. Nei confronti di Madre Natura ho in più un atteggiamento di pura gratitudine, perché tutto quello che mi regala è spontaneo.
Con Francesco sto cercando di non calcare la mano. Vorrei che rimanesse affascinato dalla natura proprio come lo è ora, anche nel tempo, da adulto. E che insegnasse ai suoi figli e a tutte le persone che incontrerà quello che sta imparando ora osservando le foglie, i loro margini, il loro colore, e riconoscendo qualche albero.
So che arriverà un momento in cui questi prati e questi boschi gli staranno stretti e forse sognerà e realizzerà una fuga verso qualche metropoli. Non importa, potrà vivere in un grattacielo, ma quello che sta entrando nella sua testolina ora non andrà più via.
Ora è al mare e la prossima settimana partirà per un campus in montagna, in un rifugio a 1800 metri. Lo so, lui saprà goderselo (anche se non so come se la caverà con le lunghe camminate in salita, visto che il Moschettiere gli offre di solito le sue spalle).
Beh, quel che è certo, è che ogni istante che lui trascorre circondato da quel meraviglioso colore che è il verde, sarà un attimo in più di bellezza.
p.s. Ecco cosa fa Francesco, ogni tanto, nei suoi pomeriggi assolati di campagna.
2 commenti:
Dunque,
anche io adoro il verde, ho un piccolo orto e sono un ex pollice assassino. Poi, anche le mie creature fra una settimana partiranno per una vacanza in montagna
e poi Franci e`il mio nome, Paola e`quello di mia sorella...
:)))
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