martedì 13 settembre 2011

Di mode, di tutti i giorni. E anche un po' di gusto, di gusti.

Ieri sera ho ricevuto un commento ad un mio post che mia ha commossa.
E poi uno scambio di email con una blogger e un post letto questa mattina all' alba.
Mi son messa a pensare.
È che a me viene spontaneo osservare come è vestita una persona. E quel che segue non è un giudizio, è una storia che io ci ricamo intorno. Guardo chi è seduto di fronte a me sulla metro o in treno, la signora in fila con me al supermercato, la mamma che porta suo figlio all' asilo con il mio.
Il fatto è che, come dicevo qui qualche tempo fa, ormai son quasi tutti vestiti uguali.
Come si fa ad inventarsi storie sulle loro vite, immaginare dove vanno, cosa fanno, cosa leggono, chi amano? (lo so, son fantasie perverse)
L' abito non fa più il monaco e forse non l' ha mai fatto. Ma al giorno d' oggi meno ancora.
Però mi chiedo se sono solo io a notare la differenza tra l' uscire vestite "cosí tanto per", "tanto perchè cosí non rischio, mi mimetizzo tra la massa di leggings e ballerine" e l' uscire con un vestito davvero pensato. Più che pensato, voluto. Voluto per star bene.
E mi chiedo anche se queste persone forse credono che i loro gusti sono davvero uguali a quelle di tutte le altre persone vestite come loro e non sentono il bisogno di far uscire se stesse dagli abiti che portano.
Non posso crederci. Ognuno ha dei gusti, delle preferenze. Ognuno ha un colore preferito, il capo prediletto nell' armadio. Che poi si subisca l' influenza delle tendenze, questo è fuor di dubbio. Ma la propria impronta non deve scomparire. Altrimenti scompaiono le persone. E le personalità.
Dai, è come se tutti mangiassimo sempre la bistecca e la pasta al sugo. Se nel cibo si riescono ad esprimere delle preferenze, perchè questo non si riesce a fare con gli abiti? Perchè si ha paura di distinguersi, forse? Perchè nella massa vestita di grigio e nero, indossare un cappotto arancione fa strano? Sí, fa strano. Può essere. Ma se una cosa è oggettivamente bella (e quindi incontra il gusto - non i gusti, attenzione) non può far paura. E per apparire oggettivamente belle, una grande, grandissima parte la fa la personalità. Nei casi opposti a quelli che ho citato, quando il carattere emerge troppo, è vero, si rischia di esagerare. Ma ben venga uno stile delineato, personale, che rischia di andare troppo in là, piuttosto che uno omologato agli altri e dettato solo dalla moda del momento.
Il mondo intorno se ne accorge (sí, sí) se si porta un abito con la sicurezza che regala lo starci bene dentro. E se quel vestito, quel cappotto, quel paio di scarpe sono stati voluti da chi li porta. Per dire: "Ehi, ci sono. E mi piacciono le scarpe di vernice. Il cappotto arancione. E sí, era della mia nonna. Per questo è ancora più oggettivamente bello, perchè è solo mio. E io, l' arancione, lo so portare benissimo."
(questo argomento è troppo complicato per essere spiegato qui. Penso di aver espresso i concetti in modo confuso, cosí come mi venivano. Saranno state le appariscenti righe rosse e bianche della mia gonna - quella che questa mattina mi guardavano tutti, sí lei - ad avermi distratta)




26 commenti:

Lucia ha detto...

io ormai indosso solo quello che mi piace davvero e che mi fa sentire bene,comoda, a mio agio con me stessa...degli altri non m'importa...ma è stato un lungo percorso...

Unknown ha detto...

Ciao credo sia la prima volta che ti commento, ma ti leggo da un po'.
io faccio come te sai? guardo le persone sui mezzi e immagino storie. anche a partire dai particolari che indossano.
poi però sono anche quella che si mimetizza, che non si valorizza. carattere, insicurezza, tutte e due le cose...
ho un vezzo, però, piccolo e che sfugge ai più: ho sempre un piccolo particolare strano addosso (un colore, un piccolo accessorio) che per me ha un senso, che mi fa stare bene. ogni volta diverso. un piccolo segreto.

Dovehovistote b ha detto...

Ciao, penso che il vestirsi tutti uguali dia quella falsa sicurezza di non essere "sbagliati"...
Tutto questo ha portato, secondo me, a non considerare più che c'è un abbigliamento per ogni occasione, e che quindi si rischia di essere sempre inadeguati.
Comunque non sei stata confusa, io ti ho capito benissimo!

Eleonora ha detto...

Hai ragione. Oggigiorno la gente si omologa ad un ideale comune, sorvolando sui propri gusti e credenze. Un esempio? Tutti indossano i leggins, e anche se indosso a me non stanno un granchè li porto lo stesso. Il ragionamento non fa una piega! :P E' giusto indossare capi alla moda, se ci piacciono, ma eguagliarsi l'un l'altro no!

Fabi ha detto...

Io al mio cappotto verde brillante non posso proprio rinunciare...mi piace trovarmi in mezzo ad innumerevoli cappotti neri con il mio tocco di colore che mi fa pensare di non essere in inverno...quindi, sono d'accordo parola per parola con ciò che hai scritto...Baci

Anonimo ha detto...

Anche a me piace indossare delle cose particolari che ho solo io: una maglietta in lino, credo non ne producano più, color lino, in ricordo di mia zia. Con i pantaloni blu sta proprio bene.

O un foulard che rende particolare un maglione, una spilla e una collana antica.......

zazie ha detto...

Quando torno in Italia mi sembra di vedere solo manichini tutti vestiti e pettinati uguali (uomini e donne), non riesco piu' a distinguerli, come dici tu. Poi torno in NZ e mi sembrano tutti cosi' terribilmente sciatti. Vorrei una via di mezzo. Ma se tu mi vedessi, forse penseresti che anche io sono sciatta, visto che mi vesto sempre con le solite quattro cose. Ma io posso sempre sfoderare la scusa che sono un'intellettuale e a queste cose non ci bado ;)).

Anonimo ha detto...

io indosso solo camice e pantaloni di giorno, vestitini di sera. cosa leggo e chi amo?

la staccata ha detto...

No, il concetto non è affatto espresso in modo confuso, anzi: è tutto chiarissimo. Approvo e sottoscrivo, eccome! Ho sempre detestato uniformarmi alla massa. Quello che indossi parla di te, sempre. E un cappotto arancione lo indosserei volentierissimo, anche perchè è uno dei miei colori preferiti. Sto ridipingendo dei piccoli mobili della camera di mio figlio, ho vernice arancio in ogni dove. Casa mia sembra un tempio Hare Krishna :-)

distrattamente me ha detto...

Sai io mi vesto come se portassi ogni giorno un uniforme,capi molto classici,colorati o meno, ma lo faccio per nascondermi, si.
Non mi piace essere al centro dell'attenzione.Mi imbarazza e mi spiazza, quando capita (se indosso qualcosa che mi valorizza di più) non ho mai sensazioni positive, anche se indosso un capo che mi piace molto.
Certo questo non vuol dire vestirsi secondo le mode del momento, per me vuol dire proteggersi dietro ad una camicia e un pantalone dritto,oppure una gonna a vita alta lunga fino al ginocchio,il perchè non lo so, ma questi capi per me sono come scudi!!
ps: Anche il mio cappottino verde mela lo è!!:D

Anonimo ha detto...

Ciao Paola,
ti seguo sempre ma è la prima volta che ti scrivo...
complimenti "per come sei", speciale!
mi potresti consigliare come vestirmi con un seno grande (peso 60 kg x 1.70 m)che non voglio mettere in evidenza...
grazie x i tuoi consigli
Elena (dalla Svizzera)

Cla ha detto...

anche io guardo sempre come sono vestite le persone che incrocio ogni giorno ma anche per assimilare gli stili altrui e magari farmi venire in mente nuovi abbinamenti possibili nel mio guardaroba...mi sento stupida ma provo gioia ad abbinare i vestiti agli accessori, a pensare a come mi vestirò domani anche solo per venire al lavoro...cerco di non uniformarmi ma se mi piace qualcosa che è tanto visto lo personalizzo con un tocco mio...o almeno credo...comunque non cedo al leggins...non mi piace proprio tantomeno sotto la gonna di jeans!!!

PaolaFrancy ha detto...

vedo che ci troviamo tutte d' accordo... :)

@elena: così è davvero molto complicato dirti qualcosa di preciso.
però posso dirti che per "nascondere" un po' il seno grosso, io suggerisco maglie a girocollo, non cinture in vita...in pratica dovresti spostare l' attenzione sulla parte inferiore del tuo corpo (se hai delle belle gambe) o sul viso.
indossa abiti corti o al ginocchio NON stile impero, semplici, lineari, in colori scuri. e poi vivacizzali con gli accessori. esempio: tubino blu, scarpe rosse. oppure t-shirt basica blu con pantaloni molto ampi blu o verdi o anche di altri colori (dipende dalle tue gambe!)
così è davvero complicato, però! dovrei vederti...
ciao, paola

Pellegrina ha detto...

Cara Paola
grazie due volte. E' bella la tua capacità di inventare storie dagli abiti. Vestirsi è un crinale sottile. Verissimo che un abito voluto dà sicurezza. A me è capitato spesso. Si può volere un abito che ci esprima nella nostra originalità tanto quanto un abito conformista adottato per darsi una sicurezza che non si possiede, per evitare di ragionare con la propria testa su quale sia il "nostro" modo di porsi. E' quel che fa chi sceglie di passare la vita sotto un'uniforme... C'è poi anche il rischio di farsi schiavi del gusto, anche ottimo, e di scaricare nella costruzione di un'immagine perfetta (e spesso consumista) ancora altra insicurezza. Insomma, io lo trovo un compromesso difficilissimo, forse tra i più sottili, tra noi e un modello sociale. Ma certo tu sei più che consapevole di tutto questo, lo si legge nei tuoi post. E davvero ciò che salva in questo mondo di specchi è la sicurezza di base sulla propria personalità, la capacità di farla emergere. Con l'aiuto della tecnica che così gentilmente ci insegni!
Per i miracoli dell'arancione, ieri mi sono divertita vedendo questa interpretazione del magico colore:
http://www.shockdom.com/eriadan/?paged=2

PaolaFrancy ha detto...

@cara pellegrina: beh, sei tu, insieme ad altri fattori, l' ispiratrice di questo post...
ti ringrazio per il commento (io credo cmq che tu abbia esagerato nei miei confronti :DDD)

ho visto il link...ah!ah! carino!

in ogni caso, anche io credo che sia molto difficile, perchè alla base di una cosa apparentemente banale di un look, c' è un altro compromesso: quello che facciamo con noi stesse.

un abbraccio e grazie ancora :)
paola

diana ha detto...

gonna bellissima ed io me ne frego...però son i negozi che hanno tutti le stesse cose e per scovare qualcosa fuori dal coro ci vuole proprio pazienza...
Consiglio: ho gettato tutte le ballerine durante il trasloco ma devo comprarne di nuovo: dei suggerimenti su modelli e colori...anche fuori dal coro!!!

Chiara Trabella ha detto...

Paola, hai perfettamente ragione. Però permettimi di fare una riflessione: a volte l'essere tutti vestiti uguali è un cache-misere come il chador algerino. È un modo di non farsi notare perché non si hanno i mezzi economici per brillare (e gli dei ci salvino dai brillantoni che si prendono cose cheap e pure sgargianti).
Io per prima devo spendere proprio poco per i vestiti. È anche vero che basta una collana particolare per dare tutto un altro senso a un vestito del mercato.

Anonimo ha detto...

Grazie Paola per i tuoi consigli, mi sembrano perfetti, ne farò tesoro!
Elena

PaolaFrancy ha detto...

@diana: a me piacciono quelle in pelle: blu, verde bottiglia o color cuoio. Punta non troppo rotonda. Di solito queste ballerine si trovano in tanti colori e non hanno un prezzo eccessivo...fammi sapere se le trovi! :)
@lanterna: io credo che non sia una questione di soldi. Non mi lamento perchè - metaforicamente - c' è chi mangia sempre la bistecca e dovrebbe mangiare caviale. C' è chi con 20 euro prende la maglietta che hanno tutte e chi magari ne prende tre che costano meno e che non sono di moda. O sono in un colore diverso da quelli che si vedono in giro in quel tal periodo...
Spesso anzi, è proprio chi ha più soldi che si omologa alla massa vestendosi con abiti alla moda, uguali a quelli delle amiche e dei servizi sulle riviste...no?

diana ha detto...

ciao paola volevo dirti che ho trovato un paio di ballerine color cognac belle belle al coin e poi delle fantastiche ballerine chiuse con coda di rondine sulla punta color grigio blu http://shop.leslolitas.it/ballerine/ballerina-in-pelle-azzurra-con-profili-blu.html
grazie mille per i consigli...ma dovessi vedere un paio di scarpe verde petrolio segnalamele potrei fare follie ;)

Pellegrina ha detto...

Ispirare un post è lusinghiero, innegabilmente, si può dirlo :-)? Riuscire a comunicare qualcosa di importante e sentito da così grandi distanze mi colpisce, quando l'ho letto non ci credevo... Ma il mio commento era assolutamente sincero, così come il mio apprezzamento: si vede che sei brava in questo lavoro e che ne scrivi qui con uno spirito che trovo particolarmente condivisibile. Lo fai sembrare, appunto, un'affermazione di sé in giusta misura e a volte ci vuole proprio. Il "discorso complicato" mi pare condivisibilissimo, per quel che riesco a capirlo; e mi piace l'idea di trovare la propria personalità in un campo in cui è facile invece cadere nell'eccesso opposto. Posso dire che accade anche a me, seppure con uno sguardo molto meno smaliziato del tuo, di guardar passare leggings e scarpe da ginnastica e dire: ma cosa c'è dietro? senza non riuscire a trovare una risposta. Ma tante persone sembrano trovarcela, quantomeno sembrano non essere perplesse danvanti a tanta uniformità... Ora, se se lo chiede pure una persona che in questo campo ci lavora, la domanda "quale cervello, quale immaginazione dietro questa mise" diventa sempre più interessante. Tu insegni a giocare, a pensarsi, con la fantasia e il gusto e questa è una qualità infinitamente preziosa, sai? (poi il tuo blog è davvero tutto bello, anche quando parli di altro.)
mi hai messo addosso una gran voglia di colore, anche adesso che arriva l'inverno guardo il mio armadio prevalentemente nero grigio con un po' di viola e non ho più voglia di quelle cose addosso... il difficile starà nel trovare le alternative, per una freddolosa come me, poi. Il mio cappotto, anzi il piumone lungo fino ai piedi, col cappuccio, è colorato. Ma il resto? che qui dove sono è già autunno vero... e l'armadio della mia nonna non mi soccorre, ahimé (detto da chi è attaccatissima alle memorie e tradizioni familiari, quanto ti capisco quando parli di cappotti intergenerazionali) mentre nei negozi c'è solo robetta di gelido sintetico (o vestiti irraggiungibili e pure molto pochi) :-).

PaolaFrancy ha detto...

@diana: certo! se vedo qualcosa di quel genere, te lo segnalo subito! :) @pellegrina: beh, continuo a ringraziarti. e sono felice, lo confesso, che certe cose apparentemente stupide e superficiali come i vestiti portino a delle riflessioni :) grazie ancora, un abbraccio, paola p.s. non disperare: sono tante le risorse da cui attingere cose belle a poco prezzo. i mercatini, per esempio (che a mio parere sono un piacere per gli occhi e anche per lo spirito, visto che permettono di trovare ancora qualcosa di genuino, sincero...e bello. in bocca al lupo per i tuoi acquisti!

Gemma ha detto...

pensa che io mi invento le storie guardando le persone in auto mentre guido. A volte non vedo neanche come sono vestite :-)

Ilaria ha detto...

sono d'accordo e capisco benissimo cosa vuoi dire. Anche a me piace immaginare le storie della gente, e mi capita di pensare che da un po' c'è meno da raccontare: tutti pettinati uguali, tutti vestiti uguali...
Il che poi non vuol dire che io mi vesta chissà come... anche se sull'argomento, e su quanto parlo di me col mio look, da un po' rifletto con più attenzione ;)

Vale ha detto...

Ciao, anch'io leggo ma è la prima volta che commento. Il tuo post di oggi mi ha fatto venire in mente le discussioni che facevo con mia nonna: lei, ex sarta, si lamentava di "noi giovani vestiti tutti uguali"...e ti parlo di 20 anni fa, tutte vestite da Benetton! E aveva anche ragione, per carità, pero' bisogna anche tener conto di quello che offrono negozi e portafogli: se siamo in tanti a poterci permettere solo gonne e golfini dell'oviesse, beh, certo che poi saremo tutti cloni, ma che possiamo farci? Si', ok, aggiungiamo una sciarpina o una borsetta (uguali a tutte le altre!), ma modelli e colori li sceglie CHI FA i vestiti, non noi: siamo sicure che sciatteria e conformismo dipendano da chi compra??
Magari molte di quelle persone che osservi in metro si vestono, come me, nelle grandi catene perché costa meno...e costa meno proprio perché fanno tanti vestiti tutti uguali...e allora magari io vorrei pure comprarmi un paio di pantaloni di lino color mattone a un prezzo per me accessibile, ma visto che è l'estate dei leggings trovo solo quelli. E me li compro, ché con i jeans e 35 gradi crepo di caldo! Poi prendo la metro e qualcuno mi fissa e dentro di sé pensa che sia senza personalità.
Insomma, cornuta e mazziata.

PaolaFrancy ha detto...

Ciao Vale e grazie per avermi scritto la tua opinione.
Io lavoro nel campo della moda, è vero. Ma il mio guardaroba è composto per l' 70% di capi acquistati presso le grandi catene (zara, h&m principalmente. Evito benetton e qualche altra), per il 20% da capi vintage e per il 10% da capi firmati che io posso permettermi grazie alle conoscenze nel settore.
Le grandi catene offrono una scelta davvero molto ampia a prezzi accessibili. La scorsa estate ho comprato da zara più di un pantalone diverso da jeans o leggings e anche per quest' inverno ho già fatto acquisti ;) il tutto per 19 euro, 29, 39...non cifre astronomiche...

Poi è vero anche quello che dici tu: le grandi catene puntano su quello che "va di moda" e svendono quei pezzi, sapendo di farli fuori tutti.
Però sono davvero strasicura che se tu provassi ad immaginarti con qualcosa di diverso, riusciresti a trovare in questi negozi capi economici ed originali...
Al massimo fai un fischio, che ti guido io ;)
Paola