dopo la lotta
Qualche giorno fa una mia collega "blogger" ( un' amante come me di carta e penna non avrebbe mai pensato di entrare a far parte di questa "tribù" ... ) ha pubblicato un post molto toccante sulla solidarietà , non quella "classica" a cui siamo abituati a pensare, ma quella semplice, delle piccole cose, di tutti i giorni. Fin qui tutto nella norma, o quasi, nel senso che toccando questo argomento si sono scatenate reazioni, riflessioni su esperienze personali, malumori, pensieri. Anche io ho detto la mia ... ma non sono riuscita a fermarmi lì e ho continuato a pensarci.
In questi giorni Francesco ha avuto la febbre e mia mamma, che lo cura durante il giorno, se l' è beccata alla grande anche lei. Improvvisamente, con un sms arrivato alle 7 del mattino da una nonna delirante, mi sono ritrovata ancora più sola di prima.
Mi guardavo a destra e trovavo un cucciolo febbricitante e voglioso di coccole, mi giravo a sinistra e vedevo l' ufficio, un direttore a cui rendere conto e dare spiegazioni che tanto non vanno ai bene comunque, mi sedevo a pensare e mi trovavo sperduta, con la spesa da fare, le medicine da comprare ma senza un aiuto che fino a ieri mi era sembrato tanto scontato e che improvvisamente era venuto a mancare.
Nessun altro è venuto a bussare alla mia porta per darmi una mano. Ma visto che le "palle" servono - se le hai, e questo è fondamentale - mi sono arrangiata, pensando a quel post e alla voglia di scappare dal cemento claustrofobico della città che ci isola in container ermetici.
Eh, sì, mi sono arrangiata e mi è venuto persino da ridere trascinando dal box a casa il sacco con la legna da bruciare nel camino e sfidando gagliarda gli sguardi della gente al di là della cancellata che guardava stupita i miei 50 kg di forza.
...
Che sia giusto o sbagliato contare solo su se stessi,
"C' è un momento che arriva dopo le lotte, le speranze, le disperazioni, dopo le vittorie, dopo le sconfitte, in cui un uomo si accorge che ciò che gli resta è soltanto la propria forza" - da un libro donatomi da Marta.
8 commenti:
Mi commuovi.
Dove abiti? Mi piacerebbe molto essere io, a darti una mano.
Come sta Francesco?
Abito a Milano purtroppo ... anche a me piacerebbe averti vicino ...
Francesco e la nonna si stanno riprendendo. Quest' anno è stata tragica, qui sono tutti ammalati, complice questo cavolo di inquinamento ...
Questo post mi riempie il cuore di tristezza...
e di orgloglio anche perchè comunque hai dimostrato di farcela.
Però che brutto guardarsi intorno e scoprirsi soli.
Io in questo periodo mi sto ritrovando in una situazione un pochino simile alla tua e ammetto che è dura...
beba, sì, non è facile essere soli ... ti auguro con tutto il cuore che tua situazione migliori al più presto ... e se hai bisogno di qualsiasi cosa, un consiglio o un aiuto pratico, scrivimi!!! un abbraccio
Grazie Paola.
La mia storia è un po' diversa dalla tua ma egualmente complicata in questo momento.
A volte riuscire da soli è appagante ma faticoso.
Ti seguo e leggo con piacere, qui e sul forum.
ricambio l'abbraccio col cuore.
Grazie anche a te per queste parole ... !
Ci "scriviamo" allora!
ciao paola
Come va oggi?
ciao! solito, ma non voglio diventare patetica ( mi sa che siamo lì lì ) quindi penso solo che tra pochisimo uscirò dall' ufficio e affronterò il traffico milanese per andare dal mio cucciolo ... devo vedere solo le cose belle, no???
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