mercoledì 8 settembre 2010

evet, hayir

Quando siamo stati a Istanbul a fine agosto, io e il Moschettiere abbiamo trovato la città invasa da striscioni riportanti le scritte "evet" - sì - e "hayir" - no.
La prossima settimana, alla fine del Bairam ( la festa che segue il Ramadan ), ci sarà un referendum realmente importante per la storia della Turchia, ma anche quella di tutti i paesi del Medio Oriente - e quindi anche per noi.
Nel 1923 Mustafa Kemal Ataturk fondò la Repubblica Turca, laicizzando lo stato, proibendo l' uso del Fez, riconoscendo la parità dei sessi, adottando l' alfabeto latino. Insomma, improntò il tutto basandosi su un modello di stampo occidentalista.
Purtroppo non ho avuto la possibilità di informarmi molto bene su questo personaggio e quello che so, l' ho appreso da qualche veloce lettura, ma soprattutto, parlando con gli amici turchi. C' è chi dice che Ataturk sia stato lungimirante, avendo creato una costituzione molto moderna e che il suo modo di agire avesse come fine la sicurezza e la stabilità dello Stato. C' è chi lo vede come un dittatore, avendo lui creato un sistema autoritario, basato sul governo unico.
Il referendum dei prossimi giorni riguarda alcuni articoli dell' attuale costituzione turca, che è ancora la stessa creata a suo tempo da Ataturk. La laicità dello stato è messa in discussione.
Molti nostri amici voteranno Hayir - no - perchè vogliono che la Turchia rimanga uno stato laico. Ma la maggioranza del popolo turco, secondo le previsioni, voterà Evet - sì.
Ho parlato molto con una mia amica che voterà Evet e le ho chiesto cosa farebbe, per esempio, se la costituzione cambiasse e il suo futuro marito potesse avere più mogli. Mi ha risposto citandomi il Corano.
Mah. Da una parte mi viene in mente Sakineh ( per estremizzare, ma neanche più di tanto ). Dall' altra, credo sia difficile e non corretto parlare ed esprimere giudizi vivendo una realtà così diversa e non conoscendo a fondo la storia della Turchia e, soprattutto, una religione complessa come l' Islam.
E' però corretto parlare in quanto donne, questo sì.
Per ora attendo l' esito del referendum. Cosa succederà?

7 commenti:

pollywantsacracker ha detto...

parlo senza tanta cognizione di causa, perchè purtroppo il mio rapporto con l'attualità s'è interrotto da qualche anno.
non so di preciso quali emendamenti si vogliano porre alla costituzione turca. So solo più o meno chi era ataturk, e so che si sta assistendo da qualche anno a una "resurrezione" della religiosità per non dire del fondamentalismo, non solo nella società ma anche nella politica. io dico solo che non si può imporre un modello (nella fattispecie, come in molte altre fattispecie, di stampo democratico occidentale) a prescindere dalla cultura politico-sociale-religiosa di un paese. la democrazia come la conosciamo l'ha partorita l'occidente, io credo che sia possibile anche una democrazia islamica e tra i principali ostacoli probabilmente c'è sia l'occidente stesso, che anche il fondamentalismo, laddove opprime le donne (senza le donne non c'è democrazia) e il popolo. dove c'è l'interesse dell'occidente e dove c'è l'interesse dei fondamentalisti, dibito possa nascere una democrazia.

PaolaFrancy ha detto...

Sono d' accordo con te.
Ecco, il fatto è che ci sono in mezzo proprio gli interessi che hai citato tu: la Turchia è nel mezzo. E' questo il problema vero.
Ormai, proprio per la vicinanza all' Europa ( e perchè per un pezzettino c' è dentro ) e perchè questa laicità ha permesso tante cose che in altri paesi sono impensabili, non potrà tornare più di tanto indietro al livello di altri paesi del Medio Oriente. Almeno, non a brevissimo termine. Solo che ci si augura di andare avanti, non di tornare indietro.
Staremo a vedere.

Chiara ha detto...

Che strano, io sto vivendo questo referendum e, più in generale, la svolta politica in Turchia da tuttaltro punto di vista. Gli articoli che si riformano non sono esattamente "originari" della stesura di Ataturk, ma in parte risalgono al colpo di stato militare del 1980 (di cui il 12 settembre ricorre l'anniversario). Un curdo difficilmente può considerare gli epigoni di Ataturk come difensori dello stato laico. La questione va un po' al di là del velo, della poligamia e della condizione della donna. Si parla di anni di torture, di scandali, di abusi di potere da parte dei laicissimi ma non per questo esemplari militari turchi.Mi piacerebbe parlarne con calma, davvero.

PaolaFrancy ha detto...

ciao chiara, mi hai preceduto. volevo scriverti per sentire cosa ne pensassi.
da quello che so io ( tutto quello che so l' ho appreso parlando con gli amici turchi, come scrivevo nel post )è proprio la forza militare che si vuole diminuire.
e questo andrebbe anche benissimo
e anche io sarei assolutamente pro questo cambiamento se non fosse che la laicità fin' ora è servita ad altre cose.
però nel dire laicità io non dico di essere dalla parte di un esercito che, purtroppo, non ha fatto solo un colpo di stato.
è solo che ho dei dubbi per quello che sarà. mi fa un po' paura, ecco.

tu riesci a segnalarmi dei libri su ataturk VALIDI???

Chiara ha detto...

Cara Paola, credo che il punto non sia tanto la figura di Ataturk, indubbiamente interessante e complessa, ma l'uso che ne è stato fatto per l'affermazione del nazionalismo turco. Cercherò qualche titolo da suggerirti, ma ti aggiungo solo una considerazione: noi siamo cresciuti associando al concetto di laicità tutta la connotazione positiva dei diritti costituzionali. In Turchia in nome della laicità si sono commesse violazioni sistematiche dei diritti umani. Attenzione alle etichette....

PaolaFrancy ha detto...

Pero', vedi, secondo me e' proprio la laicita' il punto. Ok, non e' solo Ataturk la storia della Turchia, ma la sua impronta e' stata determinante. E' per questo che voglio saperne di più'.
Poi, i colpi di stato e tutto questo potere ai militari. Ho parlato veramente con tante persone durante questi e altri giorni a Istanbul, anche con chi durante quei giorni non sapeva nemmeno se sarebbe riuscito a tornare a casa dopo la scuola. E questo e' solo un esempio.
Ripeto, non sono con i militari. Non sto dicendo che i colpi di stato siano giusti ne' tantomeno il modo giusto per frenare gli estremismi.
Pero' a me fa paura questo cambiamento. Perche' ho paura che una via di mezzo non possa esserci in questo caso.
E' difficile scriverlo cosi', si dovrebbe parlare...

PaolaFrancy ha detto...

aggiungo: da quello che sapevo io è in ballo anche il quarto capitolo della costituzione ( ma sto cercando di informarmi meglio ), quello che dice che i primi tre non possono essere modificati ( tra i primi tre, c' è anche il capitolo che proclama la laicità dello stato turco ).
ok, si toglieranno tanti poteri ai militari e questo, ripeto, sarebbe anche giustissimo se non fosse che questa forza ha fino ad ora tutelato la laicità dello stato ( con metodi orribili, d' accordissimo .... ).
si accusa anche endorgan di aver voluto istituire il referendum come primo passo verso un colpo di stato islamico ...
non so. a me è questo che fa paura