venerdì 30 dicembre 2011

Di quando

Non c' entra niente, in questa giornata di sole dicembrina, ma sto pensando che somiglio sempre di più a mia madre. O meglio, ho preso i suoi lati negativi. Perchè la sua forza - che secondo me è il suo più grande pregio, se così si può definire - io non l' ho ereditata.
Mio figlio, a sua volta, ha preso da me. Non solo abbiamo i piedi uguali, ma borbottiamo allo stesso modo. E basta pochissimo per metterci in crisi: lui, anche se sa fare qualche addizione multipla, va in panico per un 10 + 10. Io...io, lasciamo perdere.
Non smettiamo mai di parlare e il Moschettiere, affezionato ascoltatore di Radio 24, ha ormai ceduto a "Radio Paola e Francesco", che non si spegne mai.

Mi manca mio padre. Vorrei averlo qui e raccontargli di quando, quest' estate, sono arrivata in Turchia in moto, con il mio Moschettiere (e di quando la mamma mi ha detto che anche lei faceva lunghi viaggi in moto con lui, persino fino al lago di Como! Che tenerezza).
Di quando mi hanno dato una bella notizia, che non mi riguarda direttamente ma che sconvolgerà anche la mia vita. Di quando ho capito che mi sono piombate addosso nuove responsabilità. 
Di quando guardo queste colline magnifiche e penso che il posto in cui vivo è quello in cui ho sempre desiderato vivere. Non è il mare, che in inverno è triste. 
E' questo terreno che va su e giù e fiorisce che mi piace. Perchè va su e giù e fiorisce come me, come mio figlio, come il Moschettiere.

Ho voglia di seminare i pomodori da piantare nell' orto in primavera. E mi vengono in mente certe parole. Ho scelto il fiore che voglio essere. L' ho scelto da tanto tempo.
Io lo so che nei miei fiori ho trovato, trovo e troverò la forza che non ho avuto in dote.

5 commenti:

franci e vale ha detto...

Carissima, scrivi delle cose così tenere e malinconiche e felici al tempo stesso che verrebbe voglia di averti qui e darti un bacio anche se non ci siamo mai viste. Ti auguro tutto il bene possibile in questo nuovo Anno. A te, Francesco e il Moschettiere. Con affetto, Franci

minerva ha detto...

Ogni tanto mi fai paura, tu (detto con affetto, eh).
Riesci a mescolare malinconia e speranza in una maniera bellissima.
Anch'io ti faccio tanti auguri per un nuovo anno pieno i quello che vuoi tu, più qualche coincidenza imprevista che si riveli fortuita (aehm, è un tantino poco realistico come augurio, ma paziena).
Baci
Minerva

Anonimo ha detto...

Mamma mia...sono senza parole. Un post stupendo. Buon Anno carissima...che il 2012 ti doni tanta serenità, ma da ciò che leggo penso che sei già sulla buona strada...Auguri sinceri di vero cuore!

Silvia - Le cose di ogni giorno ha detto...

"Ho scelto il fiore che voglio essere" e allora fai di tutto per essere quello splendido fiore... e secondo me ne hai di forza, più di quanto tu creda...
Buon anno, Paola!
Silvia (improvvisamente in quattro)

Marta ha detto...

ah ok...tu non sei forte, eh?!

Buon Anno Nuovo, Paola