quella faccia d'angelo

Francesco ha la faccia d' angelo. Quelle facce d' angelo che attirano l' attenzione solo sui capelli striati di biondo in modo naturale e su quelle lunghe ciglia che ha preso da suo padre.
Eppure lui dentro ha un' anima ribelle, teppista, indipendente, vagabonda. Si', lo so, un po' come quella di sua madre.
E questo mi terrorizza. Perche' noi che affrontiamo tutto di petto, che recepiamo tutto di pancia, che cicatrizziamo sul cuore, non abbiamo vita facile. Perche' siamo persone all' apparenza forti ma con uno spirito sensibile e facilmente colpibile e danneggiabile.
Al dire il vero, ultimamente Francesco sta colpendo e danneggiando, piuttosto che essere lui la vittima.
E ogni giorno, quando vado a prenderlo all' asilo tremo al pensiero che la maestra mi dica che Francesco ha picchiato un altro bambino. Due giorni fa - scrivo solo ora perche' ho dovuto masticare, digerire, assimilare la cosa - sono entrata in classe in contemporanea con una coppia di genitori entusiasti nell' andare a prendere la loro bambina. Ecco, quella bambina aveva un grosso morso di francesco proprio nel mezzo della guancia. Perche'? Perche' la poverina aveva "osato rubare" il cucchiaio di Francesco a tavola.
A parte la figura di merda, lo sgomento, la vergogna, l' impotenza di fronte a questa mente teppistoide che io non so, non riesco, non posso domare.
Arrivata a casa la sera ho chiuso la porta dietro di me e mi sono sentita piccola, fragile ( e non e' la canzone di Drupi ) e sola.
Sola ad affrontare un problema che spero di aver ingrandito nella mia mente. Sola perche' ho gia' paura per quello che dovro' sentirmi dire, io che fino ad ora mi sono fatta scivolare tutte le critiche e i giudizi, io che nella mia solita fretta mi sono gia' mossa.
Perche' io lo amo troppo quel teppista con la faccia d' angelo.