le decisioni
Il Dalai Lama ha detto: "Le decisioni sono un modo per definire se stessi. Sono il modo per dare vita e significato ai sogni. Sono il modo per farci diventare ciò che vogliamo."
Tutti noi prima o poi nella vita ci troviamo di fronte ad una decisione da prendere, più o meno importante, più o meno sconvolgente. La decisione più importante della mia vita è decisamente stata travolgente, nel senso che da quel momento nulla sarebbe più stato lo stesso, nel bene e nel male.
E' vero, ha dato significato ai miei sogni, a me stessa, una me stessa che non voleva vivere nell' ipocrisia e che sarebbe stata pronta a tutto pur di fare qualcosa per cambiare la sua vita. La mia non era proprio una "vita di merda", anche se, ovviamente, tutto scorreva e procedeva nel modo più normale possibile. La mia era la classica vita che tutte, o quasi, ti invidiano: un marito belloccio e premuroso agli occhi di tutti, un bellissimo bambino, una bella casetta, 1/2 mondo nella memoria e un fantastico lavoro nello strabiliante mondo della moda.
C' era solo un problema: il marito belloccio non mi si cagava di striscio, ero talmente stressata che non riuscivo a godermi mai a pieno il mio bellissimo bambino, la mia casetta era bella ma mi stava stretta, e, per concludere in bellezza, il mio fantastico lavoro non mi dava assolutamente soddisfazioni. E' vero, tutto era come prima, niente nuove buone nuove. E invece no, io ne volevo una di nuova. E nessuno mi ha capita. Avrei voluto cose semplici, mica la luna. Avrei voluto un abbraccio, una po' di ascolto ( anzi tanto ), un bacio e ... fare l' amore, ma tante volte, come non l' avevo mai fatto. Eh sì, perchè io, trentenne sicura di sè, nascondevo nel mio cuoricino un terribile segreto: non facevo l' amore. E per questo non sono andata a cercarmi amanti a destra e a manca, no. Sono stata lì e ho pensato che nella vita non si poteva avere tutto. Finchè ... finchè poi il troppo è diventato stroppioso e non ce l' ho più fatta. Sono sclerata e ho capito che avevo bisogno di una persona diversa accanto a me, che non avrei potuto invecchiare con qualcuno che non era nemmeno interessato alla mia crisi interiore ( non ho mica preteso che me la facesse passare, solo che la considerasse ).
E alla fine l' ho presa la mia decisione, nella sofferenza e nell' inquietudine, ma l' ho presa.
Spero solo una cosa, anzi due: che mio figlio mi capisca un domani e che prenda il mio carattere. ( evviva )
Scusate lo sfogo.
4 commenti:
Ti capisco cara amica.
ma dici che è proprio il destino di noi donne??? eh, no uffa ... qualcuna felice ci sarà pure ... e, ignorando il tuo commento, spero che tu sia tra queste ... un abbraccio
Quando ho letto avevo da poco discusso con mio marito...e in quei momenti davvero,ti verrebbe voglia di prendere i figli e lasciare tutto il resto.Poi,se analizzo nell'insieme la mia vita di coppia e da mamma...è ok!!...però capisco quando parli di quei momenti un pò giù...sai,penso che alla fine chi più chi meno gli uomini,come le donne... siano tutti uguali...l'importante è che ci sia amore e rispetto ...questi ingredienti riescono a far andare avanti una storia a due!!...ti abbraccio cara amica!!
Leggo per caso questo tuo post, e ti trovo così diversa e cosi bella: spogliata, sofferente, donna.
Magari sarà per la somiglianza di certe situazioni, ma mi ti sento affine.
A leggerlo oggi si può fare con un sorriso.
Complimenti per la forza (modestamente a tutte e due:-)
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