l' albero della vita
Quando mio padre e mia madre hanno deciso di prendere la casa di Iseo avevo solo 8 anni.
Diventata adolescente, la vedevo come una rottura di scatole; ogni sabato mattina dovevo abbandonare i miei progetti milanesi e andare con loro in questo paesino sperduto per un week-end intero.
Mio padre si lasciava trasportare dai colori del giardino, mia madre si perdeva nei meandri della nostra casetta.
Io ... oziavo liberamente.
Quando mio padre non c' è stato più ho cominiciato a scoprire il giardino, l' orto, il pozzo nascosto ... le sue due piante preferite: un acero rosso stupendo e delicatissimo e un meraviglioso faggio pendulo. Sembrano loro due, i miei genitori: mia madre leggera e affascinante come l' acero, mio padre protettivo e austero, ma accogliente come il faggio.
Sembra che Francesco adori il faggio, passa le ore sotto i suoi rami. E' il suo nonno che lo fa entrare nella sua casa, sì perchè credo che lui passi spesso di lì e si sieda a leggere un libro con la schiena appoggiata al tronco.
4 commenti:
Mi sono commossa...forse perchè nel tuo racconto ho rivisto me,i miei....
Ti abbraccio
Rox
ciao rox ... ti ho risposto al commento dell' altro giorno ... sono andata a vedere il tuo post e il tuo albero ... bellissimo!!!
Quanti anni hanno i tuoi cucciolotti?
Ti ho risposto di là!Sono contenta di leggerti...ti ho messo tra i blog che seguo.Quando hai bisogno di consigli...chiedi pure,io farò altrettanto.Tra mamme ci capiamo!un bacio,Rox
... ti sento vicina, anche se non ti conosco.
Un abbraccio
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