venerdì 14 giugno 2013

Una giornata intensa, molto intensa

Ieri mattina ho dato l'esame finale del corso di progettazione del verde. È stata un'enorme soddisfazione, un po' perché è stato il risultato di un anno di lavoro, un po' perché mi è stato detto che il mio progetto aveva una bella impronta personale, in cui il mio approccio al colore traspariva molto. E a me piace quando gli altri capiscono l'importanza che ha il colore per me.


Poi sono passata a prendere mia madre e abbiamo pranzato insieme. Nonostante le sue chicche mi abbiano fatto come sempre sorridere (e decisamente vergognare), quando penso ai momenti che trascorro con lei li trovo preziosi. Preziosi davvero.

Mentre lei, seduta sulla panchina all'ombra in un parchetto di Milano, guardava inorridita lo spettacolo di un signore che sfoggiava i suoi attributi girovagando tra i vialetti, io ho affrontato un colloquio che si è rivelato decisamente impegnativo.

E poi l'ho accompagnata in stazione e lì ho trovato un'amica. Abbiamo fatto una passeggiata fino al posto in cui abbiamo ascoltato il discorso di una persona che volevo incontrare da tempo. Mario Calabresi mi ha regalato ancora speranza, come quel giorno in cui ho letto uno dei suoi libri tutto d'un fiato, con l'adrenalina in corpo, la pelle d'oca e, soprattutto, la voglia di alzarmi e correre come una matta verso i miei sogni.

La sera, tornata a casa, non sono riuscita a dormire subito. Ho letto qualcosa della persona che considero la mia maestra in giardino, Vita Sackville West. E ho sognato fiori, fiori e ancora fiori. 

1 commento:

Pellegrina ha detto...

Ma che figura! Non avevo mica capito che l'esame lo stavi dando ieri!!! Congratulazioni e scusa!!! Bravissima, certo che il tuo progetto era molto ben colorato, impossibile diversamente. Bella la tua giornata e anche le chicche di tua mamma, almeno quelle che racconti qui, non sono mica male, sai. In bocca al lupo per i futuri giardini :- ), monocromi o arcobalenici.
VSW la leggevo da ragazzina, il giardino è una parte di lei.