lunedì 3 dicembre 2012

Dal niente

"C' era una donna che non aveva niente, solo una casa piccolissima e un innaffiatoio di latta. Estate o inverno, andava per le strade col suo innaffiatoio pieno di pioggia a vedere se per caso qualcuno avesse bisogno. 
La gente che non aveva mai bisogno di niente, quando passava, diceva: "E' la matta con l' innaffiatoio." 
Le piante, invece, che avevano bisogno di tutto: "E' la Signora degli Innaffiatoi".
Poi, ad un certo punto, quella città divenne famosa per quel verde in ogni angolo, per quel vigore di fiori ed erbe fra le crepe dei muri, dei cortili, dei marciapiedi, dei parcheggi, dei viali, delle strade, dei sottopassi, dei selciati, dei ponti, dei soffitti, dei pavimenti, delle scuole, delle case, delle caserme, delle chiese, degli ospedali e persino delle prigioni. Venivano da ogni parte del mondo a studiare quell' innaffiatoio, che oltretutto era solo cinque litri e molto ammaccato".

tratto da "Nove storie sull' amore", Giovanna Zoboli, Ana Ventura - Ed. Topipittori

Sono esile e un po' ammaccata dopo l' operazione, ma mi sento forte. Sono solo insofferente alla dipendenza dagli altri e al fatto di essere impacciata nei movimenti. 
In fondo, dal niente mi sono trovata così. 
Ma dal niente, in questi anni, ho costruito tanto. Ho cresciuto un bambino e, nonostante fossi un innaffiatoio ammaccato e contenente solo cinque litri, ho bagnato tanta terra intorno a me e le piante che sono cresciute mi sorridono (e a volte, come è successo nei giorni scorsi, ne arrivano tante altre da lontano per sorridere con loro. Alcune appena germogliate, altre con fiori grandi e radici solide). 
Perché questo innaffiatoio ammaccato sa cos' è l' amore.

14 commenti:

Pellegrina ha detto...

Sei uno splendore, altro che ammaccata. Tu irradi civiltà e timida e tence voglia di vivere e di bellezza ovunque trovi un granellino di terra. Se le persone ti assomigliassero un po' di più il mondo sarebbe un posto molto migliore. W le tue nuove piante. Ti ho mai detto che sogno un giardino con un gelsomino europeo, una bouganville di quelle viola classico, un pino a ombrello e una magnolia ;-)? (Proprio non mi riesce di non pensare in grande, eh...).
Guarisci bene! e per una volta, fatti aiutare, aiuta :-)!

Mamma Cattiva ha detto...

Delle nove storie quella è la mia preferita. Quando le lessi, a casa tua, immersa nella natura e in poche ore, il suo senso mi inebriò e mi interrogai su quanta acqua conteneva il mio innaffiatoio, allora particolarmente ammaccato. La risposta ce la danno i nostri figli quando con le manine ci fanno il segno dell'infinito. L'amore per loro che siano figli unici o multipli di uno è tale e noi possiamo anche essere piene di ammaccature ma il contenuto sgorga sempre come una fonte inesauribile. Oggi lo ripeto più che mai ai miei bambini che smarriti hanno bisogno di questa certezza. E tu questo me lo hai insegnato da quando ci conosciamo.

PaolaFrancy ha detto...

@pellegrina: ecco, anche questa volta sei riuscita a mettermi in imbarazzo......... :)
@mammacattiva: muah :)

Pellegrina ha detto...

Ma no, non è il caso, Paola. Non c'è niente di strano o di eccessivo. Sei semplicemente una persona rara, tutto qui. :-)

Chiara ha detto...

Oggi pensavo, Paola, tornando da casa tua, a quanto sei giovane e fresca. Lo so che hai fatto tanta strada, ma sei ancora come nuova nell'entusiasmo, nell'energia e nella generosità. Grazie ancora di tutto.

PaolaFrancy ha detto...

Oddio. Chiara, io mi sento così vecchia. O meglio, mi sento così invecchiata in questi ultimi anni. Non solo fisicamente, anche nei gesti.
Però mi rendo conto anche io che, per carattere, sono come una bambina che vive di entusiasmi (ma che non è capace di smorzare le emozioni..............)
Vabbè.

Torna presto a trovarmi, è stato bello.
Bacio, Paola

Adriana ha detto...

..

lorenza ha detto...

Ma non sei invecchiata, sei maturata, come i cachi sull'albero!! (la storia dell'innaffiatoio ammaccato mi commuove tantissimo, però)

PaolaFrancy ha detto...

@lorenza: :)

roberta ha detto...

la storia è molto bella e dolce, andrò a recuperare il libro. buona ripresa, spero che ci sia tanta bella luce dalle tue parti
roberta

Marta ha detto...

ci vuole tanta pazienza.
Come diceva la mia amatissima nonna: la malattia arriva a cavallo e se ne va a piedi.

un abbraccio

Barbara B. ha detto...

E' vero che certi eventi ti lasciano senza forze e ti fanno sentire vecchia , anzi vecchissima , ma poi , per fortuna , la vita prende il sopravvento e si ricomincia ad avere entusiasmo per le piccole e grandi cose ...( per fortuna!!!)

Pellegrina ha detto...

@mamma cattiva, rubo spazio a Paola per ringraziarti di esserti unita ai lettori del mio blog. Anche a me sarebbe piaciuto seguire il tuo, ma vedo che non esiste più. Non posso ringraziarti sul tuo account perché mi impone di aprire outlook che non uso. Ciao.

Gallinavecchia ha detto...

Ti auguro di rimetterti presto, anzi prestissimo!
...ed è sempre un piacere passare a trovarti :)