mercoledì 22 dicembre 2010

Noi, che siam figli dei fiori {Sogni}

Negli ultimi giorni, grazie a questo spunto e a questo , ho riflettuto molto sul perche' io abbia il bisogno continuo di attaccarmi al mio passato, a quello della mia famiglia, a quello del mio paese.
Nel mio quotidiano, spesso agisco cercando di lasciare un segno, un ricordo a mio figlio.
Fin da quando era nella pancia, ho scritto lettere, conservato cimeli, piccoli oggetti. Francesco non era nemmeno nato e gia' aveva una scatola dei ricordi. Dentro c' e' anche il suo ombelico. [Gia'...]
Forse dipende dal fatto che lo avrei tanto desiderato per me...ma mia madre e' esattamente l' opposto, non prova l' attaccamento che ho io nei confronti del passato e, per questo, non ha mai cercato di lasciarmi qualcosa. [In realta', ho il primo dentino che mi e' caduto. E lo tengo nella scatola (mava'??? Io ho UNA scatola???) delle cose piu' importanti.]
Solo all' eta' di 27 anni sono riuscita ad avere una foto di mia madre incinta. Nella scatola di Francesco ci sono foto della mia pancia dal primo all' ultimo mese.
Purtroppo - e sottolineo purtroppo - credo di aver attaccato questa cosa a Francesco. Spessissimo mi chiede di conservare le sue cose, di non buttare via i suoi piccoli oggetti, dallo spazzolino alla maglietta.

Diciamo che io mi impegno ben poco e condivido con lui le cose vecchie che mi piacciono, dai gioielli degli anni '50 ai Rolling Stones. Guardiamo insieme le nostre foto e sfogliamo i tanti libri (e le tante riviste) vintage che abbiamo.
E da ieri, guardiamo in continuazione questo video .

Qui c'e' la storia di quel video e il testo della canzone.
Saro' anche un' inguaribile idealista ma anche io, se potessi, costruirei per il mondo una grande casa e la riempirei di amore. Poi vorrei tanto vivere in un mondo senza soldi, questo l' ho gia' detto tante volte. Non mi interessa essere creduta o no.
L' anno era il 1971. Ora siamo quasi nel 2011, sono passati 40 anni. Mi vien da piangere se penso che in quegli anni qualcuno credeva che certe si sarebbero DAVVERO potute realizzare.

Io sarei stata sicuramente tra quelle persone. Oh, si'.

8 commenti:

yayabmamma ha detto...

Il video non sono riuscita a guardarlo perchè gracchia (??). Comunque mi hai suggerito una bella idea a cui non avevo pensato: penso che mi cercherò due scatole da usare per tenere i ricordi delle mie piccoline. Si, mi sembra proprio carina questa cosa :-) Io ho una mia scatola e come te amo conservare i ricordi (quella maglietta speciale, una vecchia cassetta, biglietti aerei di viaggi che hanno significato molto) ma non avevo ancora pensato ad una scatola per loro.

Ilaria Pit-Lane ha detto...

Sono passati quasi 40 anni,ma non sono abbastanza per impedirci di crederci ancora...
Qualcuno potrà anche definirci idealisti, eppure immaginare un mondo così, dove davvero esistono valori come la tolleranza, l'amore tra i popoli, il rispetto per il "diverso", la certezza che siamo sotto lo stesso cielo e già solo questo deve unirci...non è da stupidi.
Ci crediamo nel nostro piccolo, insegnando a chi ci sta accanto la bellezza della condivisione, dividendo il nostro tempo e arricchendoci con le nostre storie,lontane e vicine...

Anche a me piace conservare di tutto, e l'idea della scatola mi affascina...Francesco sarà fortunato ad averne una! :)
..io nel frattempo ne costruisco una per me,sperando di metterci dentro, oltre ai pezzettini della mia storia, alle tracce di quello che ho fatto e di chi ha percorso la mia stessa strada, anche tanta voglia di sognare, ancora... :)

Grazie Paola per questa bella "iniezione" di poesia...

Ilaria

Unknown ha detto...

Sono d'accordo...anche io vedrei in un mondo senza soldi, un mondo migliore.
Solo che è DAVVERO DAVVERO un'utopia.
Quello che mi piacerebbe, più di tutto, è un mondo senza paura....

mammafelice ha detto...

... proprio stanotte piangevo, di nascosto, al pensiero di essere una 'mamma senza un passato'. quello che mi fa soffrire di più, e non avere ricordi felici da raccontare. non avere tradizioni, non avere aneddoti scemi che poi ti fanno venire la nausea dalle tante volte che li hai sentiti. i miei ricordi sono adesso. li conservo tutti. e spero che almeno dafne possa avere tante scatole, tanti cassetti, tanti momenti da conservare.

Chiara Trabella ha detto...

Come probabilmente avrai capito, io sono più una come tua madre. Lo sono diventata di più megli ultimi anni, probabilmente per reazione a Luca che è più come te.
Non voglio che i miei figli crescano senza passato, per carità, maper questo esistono i racconti orali, le foto e le cose che scrivo. Non sento il bisogno di aggiungere anche gli oggetti.
A volte anch'io indulgo nella nostalgia del passato, non credere. Ma poi penso che nel 1971 se ti scoprivano un tumore al seno eri condannata, i prematuri morivano quasi tutti, non esisteva Internet ed era ancora permesso il delitto d'onore.
Nonostante tutto ciò che fanno i nostri politici, sono contenta che i miei figli siano nati nel 2000.

PaolaFrancy ha detto...

Vedo che il passato non e' solo un mio "problema"...
Devo dire una cosa, a favore di questo progresso che io non mando giu' cosi' facilmente: come si evolve la mente umana, cosi' l' intelligenza emotiva prende sempre più spazio, quell' intelligenza fatta anche di sensazioni che ha cambiato il modo delle madri di accostarsi ai propri figli, che crede che i gesti siano essenziali (ancor prima degli oggetti, certo), che ci fa pensare (a volte troppo...)alle conseguenze che questi gesti hanno/avranno sui nostri figli.

My ha detto...

son stati giorni schifosi e mi ero persa questo post. L'ho trovato solo perchè ho visto un sacco di visite dal tuo blog al mio e ho pensato: "oddio, che ho combinato sta volta?" :-P

detto questo sono la peggio: io sarei come te, peccato che non ho la costanza di tenere un tubo di niente e sono tremendamente disordinata. Avrò iniziato mille scatole, mille modi e sono finiti tutti sul nascere

sic!

PaolaFrancy ha detto...

@silvietta: certo, noi continuiamo a sognare...
@my: cos' hai combinato? Mi hai fatto venire la malinconia!!!
Riguardo al discorso del post, intanto ai tuoi figli lasci anche le parole che scrivi sul blog. E guarda che non e' poco.