venerdì 2 luglio 2010

col passare degli anni

Col passare degli anni ho imparato a non sperare più di trovare qualcuno che mi aspetti sulla banchina, quando arrivo con il treno. Ma non riesco ancora a non desiderare che qualcuno mi stia aspettando fuori dalla stazione.

Col passare degli anni ho imparato a far buon viso a cattivo gioco ( o meglio, a farmi venire la faccia di culo ), anche se ho davanti il cliente più stronzo di tutte le Russie. Ma ogni tanto devo alzarmi dal tavolo con una scusa perchè sento che il vaffanculo sta per uscire ( e perchè devo andare in bagno a fare della ginnastica facciale per smorzare un po' il sorriso di plastica che mi è venuto ).

Col passare degli anni ho imparato a diffidare delle persone. Peccato che cominci a farlo solo dopo. Dopo che me lo sono già preso in quel posto ( in questo caso si può usare ancora il termine "diffidare"??? ).

Col passare degli anni ho capito qualcosa in fatto di uomini ( ?!? ), ma non mi spiego ancora perchè tutti - ma tutti tutti - quando hanno dei casini sentono il bisogno di scappare e vagare in moto per liberare la mente. Sì, beh, io non posso dire molto, visto che quando devo svuotarmi il cervello ho due alternative: a) sedermi sulla collina e piangere per due barra tre ore di seguito b) potare le piante con cesoie ben affilate ( la dottoressa mi ha detto che è normale ).

Col passare degli anni non ho ancora capito perchè per dire che sono incazzata uso duemila parole, quando potrei usarne solo due.

Che poi ... chissenefrega? Tra poco rivedo il mio Francesco, e andiamo insieme in treno verso la campagna.

11 commenti:

EricaML ha detto...

posso mandarti un bacino...ma non so a quanto serve.... quando si è incazzate

pollywantsacracker ha detto...

il pianto solitario lo pratico anch'io, mi da anche un sottile piacere masochista, lo so che sono strana...ma anche quella delle cesoie è strana! ;)
ora scappo anch'io dalle bimbe per il week end e i clienti peggiori, possono serenamente andare aff******, che noi non ci siamo per nessuno! :)
ciaoooo.

PaolaFrancy ha detto...

@erica: grazie cara...
@polly: oh, avevi detto che avresti smesso con le parolacce e infatti hai messo gli asterischi...! Io invece...senza pudore oggi.

Francesca ha detto...

mi piace questo post...sei il inea con quello che mi sento dentro io...solo che stranamente, non riesco più a piangere ( e mi serviva, davvero per svuotarmi delle tensioni)....
un caro abbraccio

Mammachefatica ha detto...

Cara "Edward Mani di Forbice", mi sono letta un po' di post arretrati. Forse, anzi quasi certamente, mi sono persa qualche pezzo... ,ma non ho più il tempo di prima! Ad ogni modo volevo tirarti un po' su il morale ricordandoti che quando cominciai più di un anno fa a scrivere il mio blog, tu fosti la più assidua commentatrice ed io, imbranata a 4 stelle, non sapevo nemmeno gestire la posta su gmail e ricordo che per rassicurarmi tu mi dicesti: "tranquilla all'inizio facevo un sacco di casini anche io con la posta" ecco, adesso volevo ricambiare il favore :"tranquilla, piangere ogni tanto è terapeutico e poi tutto passa!"

Chiara Trabella ha detto...

Io quando sono incazzata faccio il pane sbattendolo sul tavolo. Oppure mi metto a fare qualche lavoro di casa tirando madonne e santi (tipicamente contro mio marito, perché ho bisogno di un capro espiatorio). Il secondo metodo funziona soprattutto se sono sola, così tempo del ritorno a casa di marito e prole mi sono sfogata.

Nuvola ha detto...

Per l'incazzatura consiglio:
1.Pianto liberatoro mentre sei in macchina, nel traffico. Ferma al semaforo noterai volti sgomenti che ti guardano e a te verrà da ridere per la loro faccia
2. Forbici e taglio della camicia o cravatta preferita dell'uomo che è nella fase 'minus habens'. Così puoi sederti e guardarlo piangere mentre ti chiede perchè l'hai fatto. Perfido ma credo abbastanza efficace per l'amor proprio(non ancora sperimentato ma molto pensato)
3.Scelta di un luogo che ami nella tua città. Per quanto mi riguarda il giardino degli aranci sull'Aventino a Roma. Mi siedo lì, mi libero guardando l'orizzonte e la città dall'alto e respiro profondamente chiudendo gli occhi.
Quest'ultima, secondo me, è la più indicata per lo 'scazzo'. Non coinvolge nessuno e ti consente di trovarti, almeno un per pò, sola con te stessa. Ed immergerti in una tale pace da farti dimenticare quello che ti ha fatto arrivare fin lì. Se non funziona c'è sempre il mitico Michael Douglas che docet in un giorno di ordinaria follia. Ma mi pare un pò esagerato...

Mamma Cattiva ha detto...

Torno su questo post mentre metto in ordine la mia libreria e registro i libri su Anobii per suggerirti questo libro:
http://www.anobii.com/books/Vorrei_che_da_qualche_parte_ci_fosse_qualcuno_ad_aspettarmi/9788882745189/010ac366b97893d59e/

Me l'hanno regalato in francese che come sai è il mio mondo di elezione ma vedo che c'è anche in italiano...
Tu sei un mito!

PaolaFrancy ha detto...

Il titolo gia' mi ispira. Io ho proprio questo desiderio, da sempre. Anche tu MC?

Mamma Cattiva ha detto...

Certo che sì. Prossima volta vengo a trovarti con il treno così mi aspetti alla stazione :) E se non l'hai ancora comprato ti porto questo libro.

PaolaFrancy ha detto...

Ci sto MC. Prima o poi la facciamo questa cosa